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La Gazzetta non si capacita: “fa male ci portino via Tonali, ci aveva illusi di essere l’ultima bandiera”

“Non ha saputo resistere alle tentazioni come Gattuso”, “dobbiamo abituarci, non c’è nulla di sbagliato o di scorretto: è la legge del mercato”

La Gazzetta non si capacita: “fa male ci portino via Tonali, ci aveva illusi di essere l’ultima bandiera”
Db Roma 24/04/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sandro Tonali

La Gazzetta dello Sport non si capacita della cessione di Sandro Tonali al Newcastle. Dov’è finita l’appartenenza al Milan? Ci eravamo illusi che Tonali potesse essere l’ultima bandiera e invece la legge del mercato lo porta verso altri lidi: fa male.

“Quando Rino Gattuso decise di lasciare il Milan per mettersi alle spalle la delusione di Istanbul, Adriano Galliani usò le maniere forti: chiuse il suo numero 8 nella sala dei trofei e aprì la porta solo quando il centrocampista accettò di restare in rossonero. Non c’è stato un Galliani per Sandro Tonali. E forse questo numero 8, a meno di un ripensamento improvviso, non ha saputo resistere alle tentazioni come il suo predecessore. E’ un calcio diverso, ha poco senso cercare di capire chi ha detto sì per primo o chi non ha detto un no abbastanza convinto finendo per concedere al Newcastle un pertugio nel quale gli inglesi si sono infilati in modo prepotente. E’ il calcio degli algoritmi, non dei sentimenti: dobbiamo abituarci e in realtà lo siamo già, perché di fughe improvvise e inattese cominciano a essere pieni gli archivi dei giornali. Non c’è nulla di sbagliato o di scorretto: è semplicemente la legge del mercato. Però fa male che ci portino via un giocatore che sembrava destinato a diventare un emblema, ancor più che un campione. Immaginavamo che tra qualche anno Sandro sarebbe stato per tutti «l’ultima bandiera», in omaggio alla sua fede rossonera che lo portò addirittura a ridursi lo stipendio pur di non mettere in dubbio la permanenza nel club”.

La Gazzetta ripercorre tutta la storia di Tonali al Milan, i gol decisivi in campionato, la decisione di ridursi lo stipendio pur di restare in rossonero.

“Tutto bellissimo, evidentemente troppo. E dopo il rinnovo del contratto a cifre raddoppiate e una semifinale di Champions persa (non c’è stata storia contro un’Inter superiore, ma uno dei rari episodi che potevano cambiare qualcosa è un tiro di Tonali finito sul palo esterno nella gara d’andata), non ci saranno altri capitoli. E magari ci sarà un incrocio in Champions: al sorteggio i rossoneri saranno in terza fascia mentre gli inglesi al momento ballano tra la terza e la quarta. C’era chi, guardando la maglietta di Tonali, più che un 8 vedeva il simbolo dell’infinito. Solo un improbabile ripensamento notturno potrebbe cancellare il sapore amaro dell’illusione”.

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