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Inchiesta Lazio, Lotito salvò la Salernitana con 30 milioni di plusvalenze con giocatori granata (Il Fatto)

L’inchiesta della Procura di Tivoli nasce da una segnalazione di Bankitalia che sospettò l’uso di fondi illeciti. La Lazio strapagò sette giocatori della Salernitana 

Inchiesta Lazio, Lotito salvò la Salernitana con 30 milioni di plusvalenze con giocatori granata (Il Fatto)
Ci Roma 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Lazio-Roma / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

“Claudio Lotito ha salvato la Salernitana portandola dalla Serie D alla A in soli dieci anni, anche grazie ai quasi 30 milioni di euro che la sua Lazio ha erogato, dal 2017 al 2021, al club granata”.

Il Fatto Quotidiano dedica una pagina alle plusvalenze della Lazio al centro dell’inchiesta della Procura di Tivoli. Firmano Vincenzo Bisbiglia e Antonio Massari. La Salernitana apparteneva a due società riconducibili alla famiglia Lotito, ovvero al figlio Enrico, alla moglie Cristina e ai cognati Marco e Gianni Mezzaroma. I 30 milioni di euro di cui scrive il quotidiano

“sono il frutto dell’acquisto, da parte della Lazio, di 7 calciatori semi-sconosciuti mai scesi in campo con la maglia biancoceleste, trasferimenti finiti sotto i fari della Procura di Tivoli, che indaga per fatture false o inesistenti”.

Per le plusvalenze sono indagati, oltre a Lotito, altri sei tra attuali ed ex dirigenti di Lazio e Salernitana, tra cui Igli Tare, che ieri ha annunciato il suo addio. Tutto nasce da una segnalazione di Bankitalia di due anni fa. Bankitalia sospettò l’uso di fondi illeciti.

“Dagli atti depositati – che Il Fatto ha potuto visionare – ora emerge che l’indagine tiburtina non nasce da un sospetto sulle plusvalenze, ma da una segnalazione inviata due anni fa da Bankitalia. La sos (segnalazione di operazioni sospette) dell’Uif di Banca d’Italia è del 3 novembre 2021”.

All’epoca, la Salernitana era appena tornata in Serie A e, per le regole della Figc, la famiglia Lotito doveva cedere una delle due società ad essa intestata. Così i Lotito e i Mezzaroma fecero confluire le loro partecipazioni in un trust, il “Salernitana 2021”, con il compito di trovare un compratore per il club entro il 31 dicembre 2021, come poi avviene.

Il Fatto continua:

“Gli ispettori di Bankitalia, però, si accorgono che Marco Mezzaroma e Claudio Lotito sono già sottoposti a “procedimenti penali” e allertano il Nucleo Pef della Gdf di Roma: va verificato che nel trust non siano finite “somme” di denaro “frutto di illeciti”.

A questo punto, la Guardia di Finanza ha iniziato a scandagliare il player trading tra i due club per valutare se le
plusvalenze realizzate avessero impattato sui bilanci.

“I risultati sono confluiti in un’informativa del 28 aprile 2022, inviata ai pm tiburtini”.

Il Fatto analizza i calciatori i cui acquisti sono finiti nel mirino. L’attaccante Mattia Sprocati, ad esempio, passato dalla Pro Vercelli alla Salernitana nel 2017 per 110mila euro e venduto alla Lazio per 3.233.498 e poi girato subito al Parma a giugno 2018, dopo una stagione da 12 gol in Serie B.

“la Salernitana chiuderà il bilancio con un utile di 1.129.586 euro e, scrive la Gdf, “la cessione alla Ss Lazio Spa (…) ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione di tale risultato positivo”.

Oggi Sprocati, 30 anni, è svincolato, dopo aver militato per soli tre mesi in B col Sudtirol.

C’è poi il terzino argentino Tiago Casasola, preso dalla Salernitana dall’Alessandria a inizio 2018 per 100mila euro a inizio 2018, e ceduto alla Lazio per 3 milioni: nel club biancoceleste ha militato una sola stagione senza mai scendere in campo.

E ancora, a gennaio 2020, la Salernitana ha venduto alla Lazio gli under 20 Andrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella e Biagio Morrone, incassando in tutto di 9,8 milioni e chiudendo il bilancio con un’utile di 610.565
euro.

Infine, il caso del mediano ivoriano Jean-Daniel Akpa-Akpro, che oggi ha 31 anni. La Lazio lo ha comprato dalla  Salernitana per 13,4 milioni mentre il sito Transfermarkt.it lo quotava appena 600mila euro.

“In totale, la somma ricavata dalla Salernitana per questi calciatori è di 29,2 milioni di euro. Trasferimenti che hanno insospettito pure il nuovo proprietario, Danilo Iervolino, il quale nella prima assemblea del 13 gennaio 2022, “ha preso le distanze dalla precedente gestione” con una dichiarazione a verbale”.

Il Fatto si chiede se queste cessioni sospette siano reali oppure no.

“I legali della Lazio hanno voluto dimostrare la regolarità degli acquisti depositando in Procura i bonifici. E i pm tiburtini il 15 maggio 2023 hanno replicato a un’istanza tecnica delle difese che “ancora nessuna documentazione relativa alle ipotesi di emissione e utilizzazione di false fatture (…) è stata trasmessa nelle successive informative”. Insomma, a quanto pare, manca ancora la “pistola fumante”. Ma c’è un sospetto. Gli inquirenti, nello stesso documento inviato alle difese, rilevano come “le assemblee e le approvazioni dei bilanci della società sportiva campana si siano tenute presso la sede della Ss Lazio senza alcuna apparente necessità” e per questi i pm non escludono che “tali documenti fiscali siano stati creati proprio in Formello”.

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