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Bigon: «Migliorare quanto di buono fatto al Napoli da Spalletti sarà complicato»

«Il nuovo allenatore troverà una squadra molto forte, che sa giocare a calcio bene ed è una base importante, molto dipenderà dai competitor».

Bigon: «Migliorare quanto di buono fatto al Napoli da Spalletti sarà complicato»
As Roma 11/02/2016 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Riccardo Bigon

Riccardo Bigon, consulente dell’area tecnica del City Football Group, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine di un evento andato in scena a Firenze. Bigon ha parlato anche del Napoli vincitore dello scudetto sotto la guida di Luciano Spalletti.

«È emozionante il ritorno alla vittoria dello scudetto da parte del Napoli dopo il titolo vinto con mio padre in panchina. Ho lavorato sei anni in quel club e ho contribuito alla costruzione di un percorso che è stato concluso quest’anno in maniera fantastica da Spalletti e da tutto il suo staff. Penso che sia uno dei pochi scudetti che ha lasciato tutti contenti dal punto di vista della sportività, visto che è stato meritatissimo».

Migliorare sarà complicato, dichiara Bigon.

«Migliorare al Napoli quanto di buono fatto da Spalletti sarà complicato, mantenersi a quel livello sarebbe già un buon risultato. La rosa è di altissimo livello, i giocatori giocano veramente bene e sono forti, il nuovo allenatore troverà una squadra molto forte, che sa giocare a calcio bene e questa è una base importante per andare avanti nelle vittorie. Molto per lo scudetto dipenderà dai competitor che quest’anno erano indietro; per la prossima stagione il Napoli parte avvantaggiato».

Bigon parla anche del Bologna, di cui è stato direttore sportivo.

«Ho vissuto sei stagioni importanti, abbiamo costruito una buona squadra e lasciato un buon lavoro, che quest’anno ha iniziato a dare dei buoni frutti anche da un punto di vista della classifica. Sicuramente c’è un segnale di crescita, da bolognese adottivo sono contento. Orsolini, Schouten e Dominguez sono tutti giocatori che ho preso io e se li dovessi vedere in futuro in squadre importanti, o comunque crescere, mi farebbe piacere. Spero anche di vederli progredire nel Bologna, perché la città se lo merita e loro sono calciatori interessanti».

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