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Sarri: «Il mio futuro alla Lazio? Non è detto che si debba restare insieme solo per il contratto»

«Il mercato? Servono giocatori forti. Non ho intenzione di lasciare la Lazio, ma neanche di fare qualcosa che non mi sta più bene»

Sarri: «Il mio futuro alla Lazio? Non è detto che si debba restare insieme solo per il contratto»
Db Reggio Emilia 15/01/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Maurizio Sarri in conferenza stampa è stato piuttosto duro con Lotito e ha posto in bilico il suo futuro alla Lazio

“Il mercato? Servono giocatori forti. Non è detto che si debba rimanere insieme solo per il contratto. Se siamo ancora in sintonia, restiamo insieme. Non ho intenzione di lasciare la Lazio, ma neanche di fare qualcosa che non mi sta più bene. So che Lotito non fa follie, fa parte della storia della Lazio. Ma il confine è stare in Champions per 3-4 anni consecutivi e intraprendere il percorso, soltanto così il fatturato lievita e la società fa il salto di qualità”.

“L’aspetto più importante è che arrivino i giocatori forti. Il modo di giocare te lo danno i giocatori d’attacco: noi abbiamo calciatori che strappano e attaccano la profondità. Stiamo però diventando una squadra che riesce a trovare spazi anche quando riesce a palleggiare a lungo. Servono anche giocatori determinanti, che sono soprattutto gli attaccanti. Potremmo arrivare a fine stagione con loro con più lucidità”.

“Io sono venuto qui non per soldi, perché i soldi che prendo qui non li avrei accettati da nessuna parte. Qui però sapevo di poter fare calcio in maniera pura, mentre negli ultimi due anni avevo faticato. Vincere qui è difficile. Vincere una Coppa Italia serve a me per il curriculum, andare in Champions serve alla società per crescere. Vediamo che macchina si può avere, parleremo con il presidente. Non è detto che si deve rimanere per forza insieme solo per il contratto. Se siamo ancora in sintonia, rimaniamo insieme. Ci sono più introiti, qualcosa si può fare. Non ho intenzione di lasciare la Lazio, ma neanche di fare qualcosa che non mi sta più bene. So che non fa follie Lotito, fa parte della storia della Lazio”.
“Se dà retta a me si spende 1 miliardo. Primo assalto a De Bruyne. Nel calcio bisogna mettere insieme le esigenze tecniche ed economiche. Il primo passo da fare è capire chi rimane. Poi si possono capire chi deve arrivare. In certe di zone di campo siamo corti, in altre ci mancano caratteristiche”.

Abbiamo fatto una partita folle. Il primo tempo era sotto controllo, poi siamo riusciti a riportare gli avversari in partita. Ci tenevamo molto a finire con una vittoria in casa e l’abbiamo fatto. Siamo diventati grandi ma non adulti, non abbiamo ancora le giuste reazioni emotive per essere una grande squadra, ma abbiamo margini di miglioramento. Adesso pensiamo a Empoli perché arrivare secondi sarebbe una soddisfazione straordinaria”.

“Radu? Mi sarebbe piaciuto allenarlo qualche anno fa, purtroppo l’ho apprezzato come giocatore ma soprattutto come ragazzo. Una persona di lealtà unica, un grande personaggio. Caratterialmente è straordinario, forse troppo per fare l’allenatore. Lo vedrei bene all’interno di un dirigenza perché ha capacità di avere grandi rapporti”.

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