Mourinho, l’accusa della Procura Figc: «giudizi lesivi dell’arbitro Chiffi e del movimento arbitrale»
Lo riferisce l'Ansa. Chiusa l'inchiesta. Il tecnico rischia di non essere in panchina contro l'Inter, sabato. E si indaga sul microfono in campo

Mg Cremona 28/02/2023 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho
Secondo quanto riferisce l’Ansa, la Procura Federale guidata da Giuseppe Chiné ha già chiuso l’indagine sulle parole pronunciate ieri sera dall’allenatore della Roma, José Mourinho, contro l’arbitro Chiffi, dopo la partita con il Monza. Mourinho ha parlato di Chiffi definendolo «il più scarso mai incontrato in carriera».
Per la precisione, il tecnico giallorosso aveva detto:
«Abbiamo giocato con il peggior arbitro mai trovato nella mia carriera e ne ho trovati tanti scarsi… Non penso che abbia influito sul risultato ma è dura giocare con lui, tecnicamente orribile, non empatico dal punto di vista umano, non crea rapporto con nessuno. È il limite della Roma come società che non ha la forza di altre di dire “questo arbitro non lo vogliamo”. Ho smesso di lavorare a 30 minuti dalla fine perché sapevo che avrei avuto un rosso come sempre con lui. Ci sono squadre che dicono di non voler un arbitro, la Roma non ha questa forza».
Ebbene, la Procura Federale, secondo l’Ansa, accusa Mourinho di aver espresso «giudizi lesivi dell’arbitro Chiffi e del movimento arbitrale».
Nell’avviso di conclusione delle indagini si parla di violazione degli articoli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva. L’atto è già stato notificato a Mourinho e alla Roma per responsabilità oggettiva.
Il tecnico portoghese potrebbe ora andare incontro a una squalifica e dunque non essere in panchina contro l’Inter, sabato, all’Olimpico.
Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, Chiffi, per l’Aia, non ha sbagliato nulla e non sarà fermato.
Quanto all’allenatore giallorosso, c’è anche un caso legato al microfono. Mourinho ha infatti dichiarato:
«Sono andato in campo con un microfono: mi sono protetto…».
Da regolamento, non é consentito farlo. La Procura accerterà se è vero o se sia stata solo una battuta del tecnico.