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Il Giornale in difesa di Gasperini: le sue parole sul razzismo andrebbero discusse, non condannate a priori

“Ha finito per diventare lui il razzista, per aver espresso la sua idea, letta solo in sintesi. Il politically correct non funziona più, serve altro”.

Il Giornale in difesa di Gasperini: le sue parole sul razzismo andrebbero discusse, non condannate a priori
Db Bergamo 15/10/2022 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gian Piero Gasperini

Oggi quasi tutti i quotidiani spendono almeno una parola di critica per le dichiarazioni dell’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, dopo i cori razzisti della curva bergamasca contro Vlahovic. Il Giornale no, anzi, parla di questione delicata e di cattiva interpretazione delle parole del tecnico, o meglio, parziale. Il politically correct, scrive il quotidiano, non funziona più.

Il Giornale scrive:

“La questione è delicata, soprattutto in tempi in cui le parole viaggiano troppo in fretta”.

E ancora, su Gasperini:

“Gian Piero Gasperini è finito per diventare, lui, razzista, per aver espresso la sua idea, letta solo in sintesi”.

Un’idea, continua,

“sulla quale si può non essere d’accordo (e con Gasp spesso capita), ma che andrebbe discussa e non condannata a priori. Perfino Allegri, il tecnico di Vlahovic, ha detto che «è inutile fermare le partite: in questi casi si dovrebbe tirare dritto, poi chi deve punire giustamente punisca». In tanti anni di sdegno e di «respect» purtroppo i risultati sono modesti, e quindi forse il politically correct non funziona più, almeno secondo il calcio. Serve altro? Parliamone. Ma sul serio”.

Gasperini, nel post partita, aveva dichiarato:

«Il razzismo non va confuso con gli insulti personali a un giocatore. Non fatemi passare per quello che non sono: il razzismo è una cosa seria. L’insulto a Vlahovic è stata grave maleducazione, che io condanno. Come condanno i figli di… e i pezzi di m… Ma non era un insulto a una razza, visto che noi abbiamo per esempio Pasalic, abbiamo avuto Ilicic, e con le persone di Bergamo non ci sono mai stati problemi. Io sarò sempre e comunque contro i razzisti. Ma non si può fare di tutta un’erba un fascio e far passare tutti per delinquenti».

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