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Stipendi, Juve pronta a patteggiare con la Procura Figc se il Collegio di Garanzia eliminerà il -15 

Lo scrive il CorSport. In tal modo vedrebbe diminuire i punti di penalizzazione per il secondo filone dell’inchiesta e le nuove accuse

Stipendi, Juve pronta a patteggiare con la Procura Figc se il Collegio di Garanzia eliminerà il -15 
Db Torino 30/05/2017 - partita del cuore / Nazionale Cantanti-Campioni della Ricerca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-John Elkann

La Juve è pronta a patteggiare se il Collegio di Garanzia del Coni le restituirà i 15 punti che le sono stati sottratti nella classifica di Serie A. Lo scrive il Corriere dello Sport. Naturalmente occorre anche l’intesa tra Elkann e Agnelli, che sul patteggiamento la vedono in modo diverso. Ma sarebbe questa l’unica strada per contenere la penalizzazione.

Il quotidiano sportivo scrive:

“Quella del patteggiamento, in casa Juve, potrebbe essere molto più di un’ipotesi. Ma si concretizzerebbe al verificarsi di almeno due condizioni: un’intesa all’interno della famiglia Agnelli (al momento tutta da accertare, visto che il club ha sempre professato l’innocenza dei propri tesserati) e una sentenza favorevole ai bianconeri nell’udienza del 19 aprile sul caso plusvalenze”.

Il codice di giustizia sportiva, all’articolo 126, prevede che il patteggiamento con la Procura Figc consentirebbe  la diminuzione della sanzione della metà. L’articolo recita, infatti:

«la sanzione può essere diminuita fino ad un massimo della metà di quella prevista nel caso in cui si procedesse in via ordinaria».

Il Corriere dello Sport continua:

“Nell’ipotesi in cui la Juve tornasse in possesso dei 15 punti, scendere a patti con l’accusa sul secondo filone d’inchiesta per limitare i danni assumerebbe un significato completamente diverso. E, viste le circostanze, incassare solo qualche punto di penalizzazione (con lo sconto) potrebbe essere il male minore per risolvere in fretta una vicenda che rischia di sconfinare al 2023-24, condizionando anche la prossima stagione della squadra di Allegri”.

Sulla questione patteggiamento, Elkann e Agnelli non la vedono allo stesso modo. Lo scriveva qualche settimana fa Il Giornale:

“Ultime da Torino: la nuova dirigenza sta cercando una soluzione morbida e diplomatica per uscire dallo tsunami che ha colpito il club. Il presidente Ferrero e l’amministratore delegato Scanavino hanno disegnato un piano, seguendo le indicazioni dell’azionista di riferimento John Elkann, nel tentativo di rendere meno afflittive le sanzioni che potrebbero colpire sia il club, sia la squadra, tra pesanti pene pecuniarie e clamorosi provvedimenti disciplinari. Il patteggiamento a livello italiano e poi europeo, con la nostra giustizia sportiva e con il tribunale dell’Uefa è, di certo, la via più logica per affrontare il prossimo futuro senza l’angoscia di una retrocessione o una forte penalizzazione, in questo torneo o nel prossimo campionato, oltre a sanzioni ultra milionarie su un quadro contabile già devastato. Ma questa nuova via politica e legale non sarebbe gradita all’ex presidente che la considera, ovviamente, una ammissione di colpe che lui, al contrario, continua a respingere, pur nell’evidenza di dati e di fatti che avevano portato lui medesimo, insieme con tutto il cda bianconero, a rassegnare le dimissioni evitando colpi di scena inauditi nel caso fosse stato reiterato il reato (si parlò di arresti)”.

 

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