Dotto: i due si stimano come allenatori, ma per il resto scarso feeling. Non sentono il bisogno di frequentarsi. Il calcio come esercizio ascetico
Sarri e Spalletti, ne scrive Giancarlo Dotto sulla Gazzetta dello Sport.
I due si stimano come allenatori, ma per il resto scarso feeling. Non sentono il bisogno di frequentarsi. Simili nel vivere il calcio come esercizio ascetico, dissimili in tutto il resto. I calciatori sono per Sarri strumenti. Amabili o riprovevoli a seconda di come interpretano il suo progetto di calcio. Non abiura, non scomunica Sarri. Luis Alberto finalmente si allinea? Diventa il suo favorito. Luciano è decisamente più attratto dall’umanità dei suoi, a volte inciampando per eccesso di confidenza (vicenda Totti su tutte). Diffidano entrambi del mondo esterno. Ma Sarri tende a isolarsi e a misconoscerlo, mentre Spalletti lo riconosce e lo soffre fin troppo. Lo scudetto? Sarà interessante vedere come reagirà a tanta felicità.
