Inzaghi non sarà riconfermato anche se conquista il posto in Champions (CorSport)

"Non gli basta guadagnarsi il pass per la prossima Champions per essere sicuro della conferma". Ma "cambiare vorrebbe dire pagare una buonuscita, come con Conte"

Inzaghi gli interisti inter

Mp Milano 30/08/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Cremonese / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Il Corriere dello Sport torna sulla sconfitta dell‘Inter a La Spezia. Il 2-1 maturato al Picco sembra un déjà vu, un susseguirsi di errori che i nerazzurri e Inzaghi ripetono senza mai imparare la lezione. Questo è quello che si legge un po’ ovunque sui quotidiani.

Sul banco degli imputati ci va ancora una volta il tecnico piacentino. Inzaghi non riesce a dare alla squadra quel piglio in più di cui necessita per mettere al sicuro un posto in Champions. Martedì c’è il Porto ma il destino di Simone è già segnato. Nessun esonero, ma a fine campionato la dirigenza farà le sue valutazioni.

La verità è che la sconfitta con lo Spezia, che segue quella con il Bologna, oltre ai punti persi con Sampdoria, Empoli e Monza, ha cambiato lo scenario del tecnico piacentino. A questo punto non gli basta guadagnarsi il pass per la prossima Champions, e nemmeno rivincere la Coppa Itala, per essere sicuro della conferma“.

Al di là della questione dei rigori, la sconfitta di venerdì sera è ben diversa da quella maturata con il Bologna.

Se tiri 28 volte, se il portiere avversario fa il fenomeno e se sbagli pure un rigore, Inzaghi non può essere l’unico colpevole. […] Ciò non toglie che sul tavolo siano finite alcune questioni su cui Inzaghi è chiamato a intervenire. La causa più evidente è che l’Inter si sbilancia troppo nella ripresa, se non è in vantaggio. Insomma, occorre equilibrio quando si tratta di attaccare. Qualcosa ci sarebbe da evidenziare anche sulla gestione della rosa, con alcuni elementi impiegati in maniera eccessiva e altri accantonati“.

Ritorna il  nome di Conte ma la questione contrattuale di Inzaghi è complessa:

Cambiare, quindi, vorrebbe dire pagare una buonuscita, come accaduto con Conte, oppure accantonare a bilancio 11-12 milioni lordi (ci sarebbe anche lo staff), esperienza già vissuta con Spalletti“.

 

 

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