Stesso minutaggio per Alex Meret, il più impiegato finora. Da gennaio Rrahmani non ne ha saltata una e anche Zielinski, pur se con minutaggio diverso

Il Corriere dello Sport scrive delle scelte di formazione di Luciano Spalletti per il suo Napoli. Il tecnico si affida sempre agli stessi giocatori, per lui esiste, in squadra, un asse intoccabile, lo dimostrano i minuti di gioco dei componenti della rosa del Napoli.
Il più impiegato finora è il portiere, Alex Meret, con 3.090 minuti giocati, seguito da Di Lorenzo (3.039), Lobotka (2.939), Kim (2.925), Anguissa (2.651), Osimhen (2.195), Kvara (2.181), Zielinski (2.169) e Rrahmani (2.107). Mario Rui e Lozano sono rispettivamente a 1.777 e 1.555 minuti giocati. Olivera ne ha 1.399, seguito a ruota da Politano con 1.390. Elmas, spesso utilizzato in corsa, ha giocato 1.227 minuti. Minore il minutaggio degli altri giocatori del Napoli: Ndombele 986 minuti giocati, Raspadori 853, Juan Jesus 848, Simeone 573, Ostigard 480, Zerbin 179, Gaetano 125, Bereszynski 120. Sotto i 100 minuti di gioco ci sono Gollini (90), Demme (24) e Zedadka (1 minuto soltanto).
A proposito della gestione della rosa da parte di Spalletti, il quotidiano sportivo scrive:
“La prima scossa, a se stesso e ai codici, è stato il turnover live, le rotazioni a partita in corso (Elmas per Zielinski o per Kvara; Ndombele in mezzo al campo; un pizzico di Simeone per Osimhen; Lozano e Politano che spaccano fascia e orologio), raramente ha modificato il sistema, quando ha adagiato Raspadori dove serviva. Ma c’è un asse solido, si direbbe intoccabile (Meret, Di Lorenzo, Kim, Lobotka, Anguissa) che viaggia sopra o intorno ai 3000 minuti; ci sono uomini, gran parte, che da gennaio non ne hanno saltata una (Rrahmani); e stelle (Zielinski( che le hanno fatte tutte, pur con minutaggio diverso).