Il gioco d’azzardo è regolato in maniera molto rigida in Austria: chiunque si occupi di gioco d’azzardo deve richiedere una regolare licenza. Sony non ha una simile licenza

Si chiama Fifa Ultimate Team, i più giovani lo conoscono con l’acronimo “Fut” e si tratta della modalità di gioco di Fifa in cui per competere bisogna spendere dei soldi, veri, per costruire le proprie squadre e “comprare” i giocatori di qualsiasi club e qualsiasi nazionalità.
In breve, il videogiocatore acquista delle “carte Fut” per comporre la propria rosa. Ogni carta corrisponde ad un giocatore e seconda di diverse variabili, una carta può essere, ovviamente, più forte di un’altra. Esistono delle vere e proprie aste per le carte dei giocatori più forti. Ma questa è un’altra storia.
Il 26 febbraio, però, alla Fifa è arrivata una brutta notizia. Un 17enne austriaco ha infatti denunciato la Sony, la casa produttrice della PlayStation, chiedendo un rimborso di 338 euro e 26 centesimi per gli acquisti fatti sullo store.
La notizia riguarda anche la Fifa e la Ea perché il caso riguarda entrambi i marchi. Inoltre, poiché i pacchetti Fut (le carte dei giocatori) possono essere venduti anche su un mercato esterno, le compravendite possono ricadere sotto la fattispecie del gioco d’azzardo. O almeno questo è quello che è successo in Austria dove il tribunale ha dato ragione al 17enne.
La notizia è stata riportata in Italia da Gazzetta che spiega meglio la faccenda:
“Il gioco d’azzardo è regolato in maniera molto rigida in Austria, per cui chiunque voglia offrire un ‘game of chance’ che ricada sotto le leggi sul gioco d’azzardo nel paese deve richiedere una regolare licenza. Sony non ha una simile licenza, il che, secondo la corte, significa che qualunque contratto stipulato tra Sony e chiunque abbia acquistato i pacchetti FUT sul PlayStation Store non sono vincolanti. Se ne evince che la compagnia dovrà accettare le richieste di rimborso, avendo però ancora la possibilità di fare appello e portare la questione ad una corte superiore austriaca.“