Il coach a Repubblica: «bisogna capire cosa lo trattiene dal batterli. Io penso sia in arrivo un bel successo»
Repubblica intervista Darren Cahill coach di Sinner
Su cosa deve migliorare Sinner?
«Prima del mio arrivo era già un grande giocatore, già top ten: ha armi incredibili, era ben allenato. Ora vanno guardate le sue partite contro i migliori e capire cosa lo trattiene dal batterli. E lavorarci. Ma c’è bisogno di tempo, di un paio d’anni e di molte situazioni di partita. Può migliorare il servizio, il gioco di transizione, essere dominante da fondo campo. Ma la
cosa più importante, quando alleni i grandi giocatori, è continuare a migliorare i loro punti di forza. Ad esempio Jannik si muove incredibilmente bene, quindi spendiamo tanto tempo su questo. È grandioso che sia così disposto a provare cose nuove e a cercare di migliorare, purché non ci si allontani troppo dal tipo di giocatore che è».
Ma una previsione è possibile?
«Ci vuole fortuna, no? Essere nel posto giusto al momento giusto… io penso sia in arrivo un bel successo: i risultati arrivano perché i campioni non lo sono solo della mente, ma anche nel cuore».