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Boniek: «Agnelli si è infilato nei problemi da solo, spero che la Juve non paghi gli errori dei dirigenti»

Al CorSport: «Quando parlava a me e Ceferin in seno all’Uefa, non faceva trasparire segnali di tradimento… Non sono un antijuventino».

Boniek: «Agnelli si è infilato nei problemi da solo, spero che la Juve non paghi gli errori dei dirigenti»
Mg Bologna 19/06/2019 - Europeo Under 21 Italia 2019 / Italia-Polonia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zbigniew Boniek

Il Corriere dello Sport intervista Zbigniew Boniek. Venerdì ha compiuto 57 anni. Parla di Roma-Juventus. Boniek ha giocato per entrambe le squadre ma è rimasto più legato alla Roma. Spiega perché.

«Perché è stata la mia ultima squadra. E quando mi sono ritirato, invece di tornare in Polonia, ho preferito rimanere in città a vivere. È normale legarsi a un posto più che a un altro. Ma ho tanti amici anche dall’altra parte. Chi mi cataloga come antijuventino non mi conosce».

Boniek parla di Dybala, definito da Mourinho un faro.

«Paulo si è sentito trascurato e poi è stato mollato dalla Juve. Ora sono felice che stia facendo cose belle nella Roma. Non sono d’accordo però sulla definizione di faro della squadra: Dybala è un giocatore di qualità che concretizza, se sta bene, ma non è un trascinatore». 

Come giudica la scelta della Roma di privarsi di Zaniolo? Boniek:

«Mi dispiace che sia finita così. Nicolò è stato gestito male, la Roma non ha colpe. Non capisco questa logica del calcio contemporaneo secondo cui i contratti si debbano per forza rinnovare due anni prima della scadenza. Ora si parla di prolungamento anche per Mourinho. Ma perché? Prima si ottengono i risultati, poi si decide se continuare insieme. E attenzione: io spero che José rimanga il più a lungo possibile a Roma».

Meglio Mourinho o Allegri?

«Non si può discutere con i numeri: la bacheca di Mourinho parla chiaro. Però io non so scegliere. E allora uso il gergo ippico di Allegri: serve il giudice d’arrivo per decidere chi sia più bravo riguardando il fotofinish. È un duello di cortomuso».

Allegri sta gestendo una transizione difficile. Come si chiuderà la vicenda Juve? Boniek:

«Spero che la squadra non paghi certi errori dei dirigenti. Ma potrebbe succedere: già c’è una penalizzazione. Andrea Agnelli si è infilato dentro i problemi da solo. Pensa alla Superlega. Quando parlava a me e Ceferin in seno all’Uefa, non faceva trasparire segnali di tradimento… Anche perché la Champions League è già una Superlega, che però premia il merito sportivo. Non siamo negli Stati Uniti. Un tifoso non accetterebbe un torneo a inviti».

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