Ci sono almeno due class action distinte, per i legali le scuse e le ammissioni della Uefa su quello che è accaduto alla finale di Champjons non bastano
Quasi 3.000 tifosi del Liverpool hanno firmato una serie di richieste di risarcimento contro la Uefa per il trauma subito durante la finale di Champions League dello scorso anno, a Parigi. Quella che per lo stesso report della Uefa non s’è trasformata in una “tragedia di massa” per puro caso.
Il report respinge anche con forza l’idea inizialmente contrabbandata dalle autorità francesi e dalla Uefa stessa secondo cui il caos sarebbe stato in qualche modo causato dai tifosi del Liverpool senza biglietti.
La Uefa si è scusata e ha annunciato rimborsi speciali per i tifosi ma, secondo i legali che li rappresentano i tifosi del Liverpool meritano “un adeguato risarcimento”. Pogust Goodhead, che conduce una class action insieme allo studio Binghams per conto di oltre 2.000 tifosi, scriverà alla Uefa questa settimana e li inviterà ad assumersi la responsabilità e discutere il risarcimento, scrive il Telegraph.
“Le scuse sono solo un inizio – dice uno dei legali – ma semplicemente non sono abbastanza. Vogliamo che i nostri clienti, insieme a tutti gli altri tifosi coinvolti, che si sono dimostrati irreprensibili, vengano risarciti per il trauma psicologico e fisico che hanno subito quel giorno, e per il successivo trauma che hanno subito dopo l’evento quando le autorità hanno continuato a incolpare loro”.
Lo studio legale Leigh Day sta portando avanti separatamente un’altra class action per conto dei tifosi contro la Uefa sulla base del fatto che “non sono riusciti a garantire un ambiente sicuro e protetto per i partecipanti e potrebbero avere una responsabilità legale nei confronti di coloro che hanno subito lesioni fisiche e/o psicologiche”.