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Tra gli ultras della Roma è caccia al basista della curva, si cerca la spia (Repubblica)

Si teme la vendetta “costi quel che costi”: la pista interna pensa a “uno o più traditori” che hanno fatto la soffiata sugli striscioni agli hooligans serbi

Tra gli ultras della Roma è caccia al basista della curva, si cerca la spia (Repubblica)
Db Reggio Emilia 13/02/2022 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Roma
Gli ultras della Roma “danno la caccia al basista”, allo spione della curva “che ha indicato agli hooligans della Stella Rossa i tre ragazzi che portavano la sacca con gli striscioni“. Perché, scrive Repubblica Roma, “molti, in diverse parti d’Italia, pensano che il blitz dei serbi al parcheggio in piazza Mancini sia un’infamata“.

Repubblica scrive che la questione è già andata oltre la semplice faida ultras, “il lavoro della polizia non basterà”. Il furto dei due striscioni e due stendardi ai Fedayn giallorossi, gruppo espressione della borgata del Quadraro fondato nel 1972, “è un oltraggio che va vendicato personalmente”. “Non solo – scrive Repubblica – perché un ultrà è prima di tutto un ribelle degli stadi, allergico alle “guardie” e alle autorità in generale, ma perché quel pezzo di stoffa rossa per gli aderenti al gruppo è “sacro”. “Il furto dello striscione non è più solo una questione di stadio, ma di vita“.

“Le voci che circolano in città sono tante – scrive Repubblica – c’è anche l’ipotesi della pista interna, quella che narra di uno o più traditori. Ma nell’informativa che la polizia ha depositato in procura non c’è nulla di tutto ciò”.

“Al momento c’è una sola verità: a rivendicare l’accaduto sono stati i tifosi della Stella Rossa. L’allerta adesso è massima. Perché gli ultra romanisti devono salvare la faccia, costi quel che costi”.

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