ilNapolista

Negreira è un corrotto o un truffatore? «Non contava niente, il Barcellona ha abboccato» (El Paìs)

Gli ex arbitri ridimensionano il suo ruolo: «Ha fatto credere chissà cosa al Barcellona». «Di lui si ricordano tre parole: Mercedes Chivas e Davidoff»

Negreira è un corrotto o un truffatore? «Non contava niente, il Barcellona ha abboccato» (El Paìs)
2021 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Joan Laporta / foto Imago/Image Sport

El Paìs dedica uno splendido articolo e Enriquez Negreira l’ex arbitro e vicepresidente del Comitato tecnico degli arbitri al centro del caso che ha sconvolto il calcio spagnolo. Ha incassato per quasi vent’anni sette milioni di euro dal Barcellona per motivi sconosciuti. A parte sono i soldi che il Barça ha pagato al figlio per rapporti sugli arbitri. El Paìs ha sentito ex arbitri ed ex membri del Comitato tecnico arbitrale. E sono tutti concordi nel definire Negreira un venditore di fumo che non contava niente.

I sette milioni di euro che la sua società ha ricevuto dal Barcelona per presunti consigli su questioni arbitrali hanno causato tanto indignazione quanto perplessità in quel mondo.

“Sono sorpreso e mi vergogno che qualcuno usi l’istituto arbitrale per vendere fumo. Negreira non ha architettato nulla, non partecipava agli appuntamenti arbitrali. Ha venduto fumo e qualcuno l’ha comprato”, dice con rabbia l’ex membro del comitato arbitrale delle designazioni Antonio Jesús López Nieto.

“È un pazzo, non ha mai avuto un ruolo rilevante nel mondo arbitrale, ha approfittato della situazione. L’ho visto come uno di quei profili che sono nella federazione per viaggiare e succhiare dalla botte”, ricorda un ex dipendente federale. “Non parla mai e quando lo fa, si ricordano solo tre parole: Mercedes… Chivas… e Davidoff” diceva di lui lo storico giornalista radiofonico e televisivo Alfonso Azuara recentemente scomparso. 

La reputazione dell’uomo è divisa tra l’essersi presumibilmente impantanato nella corruzione sportiva e quella di essere stato protagonista di un episodio di picaresco aggravato dal conflitto di interessi e da un problema di etica.

L’indagine della Procura dovrebbe chiarire se Negreira ha agito come manipolatore di arbitri o come presunto truffatore che ha fatto credere a tutti i dirigenti del club del Barça dal 2001 al 2018 che grazie al suo ascendente sugli arbitri garantito loro, come ha dichiarato all’Agenzia delle entrate, che “non sarebbero state prese decisioni contro il club”.

El Paìs scrive di

incompetenza di un club che vuole controllare ciò che non può. È l’ignoranza del Barcellona che crede di poter controllare gli arbitraggi attraverso Enríquez Negreira. Significa “non avere idea di come funziona il sistema arbitrale”. dice l’ex membro e commentatore della rete Ser Iturralde González.

“Ha partecipato agli incontri degli arbitri che abbiamo fatto a Santander: uno prima dell’inizio della stagione e un altro a metà dell’anno; e non ha parlato”.

Per José Luis Paradas Romero, che ha lasciato l’arbitraggio all’età di 40 anni dopo aver detto privatamente all’ex presidente della federazione, Ángel María Villar, e Victoriano Sánchez Arminio che si trattava di una “organizzazione corrotta”, Negreira non aveva nemmeno la capacità di influenzare gli arbitri. “Per me è una questione particolare che non ha nulla a che fare con gli arbitri. Nessuno mi ha ordinato di arbitrare a favore o contro nessuno. Sarà Enríquez Negreira che dovrà chiarire cosa ha fatto con il Barcellona”, avverte Paradas.

ilnapolista © riproduzione riservata