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Michele Serra e la lezione di Osimhen che da solo affronta la curva dello Spezia

Su Repubblica: «Se ognuno di noi avesse meno timore “degli altri”, e più fiducia nelle proprie intenzioni, quanto migliore sarebbe il mondo?»

Michele Serra e la lezione di Osimhen che da solo affronta la curva dello Spezia
Napoli's Nigerian forward Victor Osimhen celebrates after scoring during the Italian Serie A football match between Spezia and Napoli on February 5, 2023 at the Alberto-Picco stadium in La Spezia. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Su Repubblica Michele Serra torna su Osimhen che scavalca e va in curva dello Spezia a scusarsi per la pallonata che ha colpito una tifosa.

C’è un aspetto che va al di là della retorica del bel gesto. Osimhen, dal momento in cui si avvicina alla tifoseria avversaria (che è ancora all’oscuro delle sue intenzioni) e dribbla gli addetti alla sicurezza, è solo. Lo è fisicamente. Lo è anche mentre risale i pochi gradoni dello stadio, facendosi largo in mezzo al pubblico stipato. Probabile che l’aura del campione lo protegga, possibile anche che ci sia, in lui, un breve istante di “calcolo”: non corro rischi, sono la star che dà confidenza al pubblico, qui è pieno di telecamere, andrà tutto bene. Sta di fatto che la curva “nemica” coglie l’intenzione, si apre, lo accoglie, lo applaude, qualche selfie fugace è l’unico impedimento che ostacola il campione mentre ritorna in campo. Un gesto individuale – se è giusto e chiaro – può stravincere su ogni possibile equivoco “di massa”, a patto che si abbiano il coraggio e la prontezza di metterlo in atto. Si noti: la curva dello Spezia, passato il momento, è poi tornata ai disgustosi cori tipici di ogni curva, insomma è tornata “folla”, dopo che il gesto di un singolo l’aveva trasformata, per un breve istante, in un insieme di persone.

Ovvio che per un centravanti ventiquattrenne, alto un metro e 86, è più facile confidare nelle proprie forze. Ma se ognuno di noi avesse meno timore “degli altri”, e più fiducia nelle proprie intenzioni, quanto migliore sarebbe il mondo? 

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