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La mamma di Zaniolo: «La Roma è stata scorretta. Voleva venderlo, si è sentito fuori dal progetto» 

Al CorSport: «Con la Fiorentina non si è rifiutato di giocare, stava male. Al Milan si sarebbe ridotto l’ingaggio, la Roma non ha trovato l’accordo»

La mamma di Zaniolo: «La Roma è stata scorretta. Voleva venderlo, si è sentito fuori dal progetto» 
Tirana (Albania) 25/05/2022 - finale Conference League / Roma-Feyenoord / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Nicolo’ Zaniolo

Il Corriere dello Sport intervista Francesca Costa, la mamma di Nicolò Zaniolo. Racconta la sua versione rispetto all’addio dell’attaccante alla Roma. Dopo la vittoria della Conference League, dice, Zaniolo aveva pensato di cambiare aria.

«Ne parliamo con la società che ci fa sapere una cosa: cinquanta o sessanta milioni, per loro, è il valore del ragazzo. Ma non arrivano offerte di quel tipo e lui resta, anche contento. Solo che si aspetta un rinnovo di contratto con cifre in linea con quella valutazione».

Rinnovo che non arriva, dice la mamma di Zaniolo.

«No, mentre ad altri suoi compagni i contratti vengono fatti. Ma non è solo un problema di soldi. Nicolò, con il passare delle settimane, inizia a rendersi conto di non far più parte del progetto. La Roma gli comunica che a giugno lo vuole vendere, lui inizia a sentirsi messo da parte. E la luce si spenge».

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«Hanno raccontato che si è rifiutato di giocare per la Roma, che è un traditore, lo hanno preso per pazzo senza magari raccontare di quando ha giocato con le infiltrazioni per la spalla rotta. Non c’è stata correttezza nei suoi confronti da parte della società. Invece lui è stato male davvero: quando, a gennaio, non è stato convocato contro la Fiorentina era debole, tremava. Tutti i medici hanno riscontrato questa verità. Non so se fosse influenza o stress, ma mio figlio non stava bene».

Poi, però, Zaniolo non ha più giocato.

«Una decisione presa con l’allenatore che non lo vedeva a posto. Ed era vero: Nicolò non stava bene, la luce si era spenta. E per un giocatore come lui questo fa tutta la differenza del mondo. Anche nei confronti dei tifosi. Anzi, questo è un aspetto a cui tengo molto: né io, né mio figlio, né nessuno della mia famiglia ce l’ha con i tifosi. Noi saremo sempre grati ai romanisti, sempre rispettosi, questo voglio che sia chiaro. Le critiche ci stanno, ma non è colpa loro. Hanno creduto a quello che gli è stato raccontato».

La mamma di Zaniolo racconta le minacce dei tifosi della Roma sotto casa di Nicolò.

«Abbiamo fatto una denuncia contro ignoti, vedremo. Io dico una cosa: se fossero stati dieci ragazzini, magari un po’ scemi e sopra le righe, non ci saremmo agitati tanto. Se ci siamo agitati è perché venivamo da giorni in cui ci veniva scritto di tutto: insulti, minacce di ogni tipo. Eravamo molto spaventati, la situazione era diventata insostenibile».

Perché Zaniolo ha prima detto no e poi sì al Bournemouth?

«Voglio chiarire un aspetto: Nicolò si sarebbe ridotto l’ingaggio, o avrebbe chiesto gli stessi soldi della Roma, per il Milan o il Tottenham. Ma quelle società non hanno trovato l’accordo con il club giallorosso. A quel punto c’era il Bournemouth: non è vero che ci hanno offerto cinque milioni a stagione, ma quando mai».

 

 

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