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Il Napoli e la crisi del calcio italiano

Alla squadra di Spalletti hanno affibbiato in Europa il ruolo di portabandiera visto il dominio incontrastato in campionato

Il Napoli e la crisi del calcio italiano
As Roma 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il Napoli come Steve Bradbury? Ricordate l’atleta australiano che nel 2002 a Salt Lake City vinse l’oro di pattinaggio sul ghiaccio solo perché tutti gli avversari davanti caddero? Ecco, il rischio è che questo campionato sarà ricordato per gli errori degli altri, le penalizzazioni e non per la cavalcata inarrestabile degli azzurri. Per questo quella di domani – e il ritorno al Maradona – sarà non solo un ottavo di Champions come tanti altri, ma forse la doppia sfida più importante della stagione. Contro l’Eintracht Francoforte gli uomini di Spalletti non si giocano solo l’accesso ai quarti – massimo piazzamento mai raggiunto nell’Europa che conta – ma metterebbero a tacere i vocii e i commenti che in queste settimane stanno crescendo.

Con 62 punti in 23 partite, 15 punti di vantaggio sulla seconda e un ruolino di marcia inarrestabile i partenopei sono unici artefici del proprio destino in Serie A. Però il sentiment, il messaggio che sembra passare da giornali e trasmissioni televisive è diverso. Basta leggere i principali quotidiani sportivi nazionali, o sintonizzarsi su una trasmissione e il commento è quasi sempre lo stesso, le domande le solite, il dubbio chiaro: il Napoli vince per i suoi meriti, oppure le altre sono troppo scarse? Quest’anno è un campionato minore? Insomma, una competizione che rischia di essere ricordata non per i record, bensì per la debacle del resto del circo calcistico italiano e le decisioni dalla giustizia sportiva.

Ma c’è un altro aspetto che non sottovaluterei: ai destini del Napoli non è legata solo la gioia dei tifosi azzurri, bensì l’intero calcio italiano ormai in crisi. La responsabilità è molto più profonda. Negli ultimi anni tutto è stato strettamente legato ai successi di un’unica squadra, la Juventus. I bianconeri sono stati la vetrina del nostro calcio e i loro insuccessi hanno rappresentato anche quelli della Serie A all’estero. Campionati vinti senza concorrenti accompagnati da magre figure oltre confine hanno rappresentato una costante che ha accompagnato il nostro pallone mano nella mano nella discesa tra le serie minori, la nostra credibilità. E ora tocca a noi: gli uomini di Spalletti sembrano essere, al momento, gli unici a poter tenere in alto la bandiera della Seria A, per non farla precipitare ancora di più in baratro dal quale non sembra poter uscire. E magari dare il via ad una nuova stagione del calcio italiano.

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