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“Egonu non è italiana, è nera”, la scritta razzista che Bergamo non cancella

La denuncia di un consigliere comunale: «La scritta è lì da un mese, strano che nessuno della direzione del centro commerciale se ne sia accorto»

“Egonu non è italiana, è nera”, la scritta razzista che Bergamo non cancella
Db Monza 03/05/2022 - Play off scudetto serie A femminile / Vero Volley Monza-Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paola Egonu

Una scritta razzista nei confronti della pallavolista azzurra Paola Egonu è in bella mostra a Bergamo da un mese e non viene cancellata. La scritta è sui muri del sottopasso pedonale del Centro Commerciale Bergamo in via Carducci. A denunciarlo è il consigliere comunale di Bergamo Simone Paganoni (che ha denunciato anche una scritta omofoba) riportate da Repubblica:

«Sono lì da più di un mese, perché le ho fotografate per la prima volta all’inizio di gennaio Ho immediatamente segnalato la cosa alle operatrici dell’ipermercato Conad, rivolgendomi a quella che una volta era la cassa centrale e oggi si chiama ufficio informazioni. Ed erano ancora lì, ma ho pensato di lasciare a chi di dovere un po’ di tempo per rimuovere quelle parole vergognose.Ormai sono trascorsi più di 35 giorni e nulla è cambiat. Una vera vergogna. Nessuno si è degnato di passare una mano di vernice su quelle scritte ignobili».

Continua:

«In ogni caso è molto strano che finora nessuno della direzione se ne sia reso conto. Nei cinque minuti che mi sono serviti per fare le foto ho visto passare almeno quattro persone. Quindi, se è vero che la maggior parte della gente va al supermercato in auto, quel passaggio è comunque molto frequentato. Nel centro commerciale vendono la vernice, quindi hanno sotto mano tutti gli strumenti per coprire quelle scritte indegne».

Il fatto, sostiene il consigliere, testimonia come la Egonu avesse ragione quando affermò che l’Italia è ancora un paese razzista. Il consigliere bergamasco voleva togliere personalmente la scritta ma ha paura delle ripercussioni giudiziarie:

«Ho anche pensato di farlo personalmente (di cancellarle, ndr), come mi è già capitato in passato in altri punti della città, ma non vorrei ritrovarmi accusato di violazione di proprietà privata. Al danno si aggiungerebbe la beffa. Dimostra che quanto dichiarato da Paola Egonu sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo è purtroppo assolutamente corretto – conclude Simone Paganoni – L’Italia è tuttora un Paese razzista, almeno a giudicare dai muri di quel sottopasso e anche da alcuni commenti social seguiti alla mia segnalazione. C’è chi ritiene normale non considerare Egonu italiana perché di colore. Dobbiamo lavorare ancora molto in questo senso».

Gaetano Maugeri, direttore del Centro Commerciale Bergamo, ha detto che non ne sapeva nulla. E che provvederà alla rimozione della scritta.

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