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Spalletti: «Ho solo da imparare da Allegri, lo dice il palmares»

«Incarna perfettamente il motto della Juventus “vincere è l’unica cosa che conta”. I loro investimenti si ripagano vincendo scudetto o Champions»

Spalletti: «Ho solo da imparare da Allegri, lo dice il palmares»
Mg Torino 07/12/2018 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti-Massimiliano Allegri

In conferenza stampa Spalletti ha risposto ad Allegri e poi ha parlato dei differenti stili di Napoli e Juventus.

Il Napoli ha più da perdere della Juventus, come dice Allegri?

«Capisco che per Allegri sia conveniente camuffarsi da comprimari, per una Juventus sempre imbottita di campioni è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita. Certi investimenti si ripagano solo giocando per lo scudetto o per la Champions. È inutile mettersi cappello e barba finta. Non c’è quarto posto che soddisfi la Juventus. Io buffo? Non lo so. Lui è il più bravo di tutti, lo dice il palmares, mi inchino al suo palmares di Allegri. Io non ho confronto con lui, faccio parte di un altro livello di allenatori. Lui mi sta sopra e ho da imparare da lui».

«Forse sono due filosofie differenti, Allegri sposa perfettamente il motto juventino “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, a Napoli è più anema e core, hanno visto Maradona e quando hanno vinto ha mostrato anche quanta bellezza c’è nel calcio, noi non possiamo portarci dietro parte di quella bellezza, dobbiamo cercare di riproporlo. Le partite giocate raccontano che probabilmente ci lascerà campo, lì diventa una gestione dove bisogna essere bravi pur facendo possesso, tentando di andare a far gol e lasci campo scoperto, tu devi sapere interpretarla nella maniera corretta, giusta. Le loro ripartenze, le loro possibilità individuali di decidere la partita sono tantissime, non dobbiamo mai perdere l’equilibrio sul modo di gestire. di andare ad attaccare».

«Ed è diventato difficile fare gol alla Juventus è perché ci si abbassa davanti all’area di rigore ed è più facile difendersi. Se ti piace e ti può piacere come spettacolo fare quel calcio lì, al di là della vittoria o non vittoria. Noi andiamo a fare quello che ci piace fare, che piace ai nostri tifosi. Sarri non ha vinto niente ma sento parlare solo del calcio di Sarri, ha un valor, una qualità, a me piace quella roba lì. Benitez ha vinto un paio di titoli però non ha impressionato come Sarri, a volte lasci più un segno col visibile che con una situazione portata a casa senza un lavoro evidente fatto sul campo.»

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