Il quotidiano tedesco: per il grande evento latitano sponsor e diritti tv. L’anno scorso la Fifa ha perso quasi mezzo miliardo di dollari

La casse della Fifa sono vuote, o quasi. Lo scrive la Sueddeutsche (nemico giurato del numero uno del calcio mondiale) che analizza le finanze della federazione diretta da Infantino. In questo momento la Fifa si trova a Bangkok per il il 74esimo congresso. Dall’esterno sembra che per la Fifa sia un momento economicamente florido. “Ha voluto premiare i presenti in modo particolarmente generoso. Ogni delegato può riscuotere un’indennità giornaliera fino a mille dollari. Il congresso potrebbe spendere rapidamente un milione di dollari o più. Ma è evidente che questa generosità contraddice lo sviluppo finanziario della Fifa. La situazione non sembra così rosea come spesso viene dipinta in pubblico“.
Infantino non fa altro che annunciare entrate. L’ultimo annuncio sul fatturato record di 11 miliardi di dollari per il quadriennio dal 2023 al 2026. “Sarebbe quasi il doppio rispetto al ciclo precedente. All’interno della Fifa circolano somme addirittura molto più elevate“.
La Fifa e Infantino a corto di soldi. Ha bisogno di aiuto
Continua il quotidiano tedesco.
“Un anno dopo, la domanda ora è se l’annuncio dello svizzero non fosse un po’ troppo grandioso. E come la Fifa possa effettivamente raggiungere i suoi impressionanti obiettivi di fatturato senza dover ricorrere a salvataggi di emergenza. Nel calcio mondiale adesso consistono in accordi pubblicitari sempre nuovi con aziende dell’Arabia Saudita“.
“L’anno scorso la Fifa ha perso quasi mezzo miliardo di dollari. Vi sono prove sempre più evidenti che questo segno meno potrebbe essere un indicatore del futuro. Stanno emergendo problemi strutturali per i due principali blocchi di entrate della Fifa, le entrate dei media e il denaro delle sponsorizzazioni“.
In altri termini, la federazione mondiale naviga in cattive acque. E i soldi che al momento entrano dai diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni al momento non bastano.
Il grande bluff della Coppa del Mondo per club
C’è anche la questione della Coppa del Mondo del club.
“Le 32 squadre partecipanti sperano in un ingresso di 50 milioni di dollari. Finora l’associazione mondiale è riuscita ad attirare le persone al suo nuovo evento del club con l’argomento più forte di tutti: i soldi! Molti soldi“. Il problema che al momento le cifre ufficiali sono ancora sconosciute. I club partecipanti calcolano circa 50 milioni di dollari ciascuno solo per le quote di iscrizione, più eventuali bonus per i successi.
“Ma la nuova macchina da soldi del calcio sta già vacillando. Non esiste né un piano di gioco né un calendario adatto a tutti e i conti sembrano andare male“.
Anche il reparto marketing e diritti tv va male. “Il New York Times ha recentemente riferito che finora c’era una sola offerta seria sul tavolo: Apple TV aveva offerto circa 900 milioni di dollari per il Mondiale per Club. Si tratta appena di un quarto dell’obiettivo economico fissato da Infantino. Un debole interesse da parte dei media si ripercuote ovviamente sulla pubblicità“.
Gli sponsor latitano. “La notizia davvero buona arriva da un solo posto: l’Arabia Saudita. La Fifa ha recentemente annunciato Aramco come nuovo partner; la società saudita è la più grande compagnia di produzione petrolifera al mondo. Ma questo è solo lo schema classico: la Fifa o il Cio hanno sempre scelto sponsor dei paesi in cui si svolgono i loro grandi eventi”. Come Gazprom in occasione dei Mondiale del 2018 in Russia.