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Ancelotti: «Il razzismo non è un problema di Vinicius ma della società. Ci vorrebbe tolleranza zero»

In conferenza: «Il razzismo e la xenofobia non devono esistere. È una questione culturale, la società non ha l’educazione che deve avere».

Ancelotti: «Il razzismo non è un problema di Vinicius ma della società. Ci vorrebbe tolleranza zero»
Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti

L’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, parla in conferenza stampa alla vigilia della partita di Copa del Rey contro il Cacereño. Ad Ancelotti è stato chiesto se ha parlato con Vinicius, che su Instagram ha denunciato ancora una volta il razzismo presente negli stadi spagnoli. Il tecnico ha sottolineato che non si tratta di un problema di Vinicius ma della società e che occorrerebbe rispondere con tolleranza zero.

«Non posso parlare di un argomento che non deve esistere per me. Il razzismo e la xenofobia non devono esistere. Sbagliamo: non è un problema di Vinicius, ma della società. La tolleranza in questo senso dovrebbe essere zero».

Come si gestiscono giocatori con ritmi di allenamento e minuti così disparati?

«È complicato, ma abbiamo tutte le risorse per gestirlo bene. Abbiamo i dati, uno staff tecnico con tante persone, il fisioterapista ci dà informazioni. È qualcosa di nuovo, ma può essere gestito bene. Le partite aiutano anche a migliorare la condizione dei giocatori».

Vorresti che Ceballos continuasse? Ancelotti:

«Non entro in questo argomento. Quello che vedo è un giocatore che sta bene, collegato, motivato e desideroso di allenarsi bene. È una questione che il giocatore deve valutare con la società».

Sul futuro di Kroos:

«Kroos lo avrà molto chiaro nel prossimo mese. Penso di sì, da tifoso di calcio è impossibile pensare che smetta. Spero di poter continuare».

Pensi che per la tolleranza zero chi organizza il concorso dovrebbe fare un po’ di più?

«Non entro in questo argomento. Non deve essere un problema di Liga o sanzioni, è una questione culturale, della società in generale. È un problema della società che non ha l’educazione che deve avere. Non mi soffermerò su una questione così importante per Vinicius, sulla Liga o sulle sanzioni. Bisogna guardarlo più in grande: il problema del razzismo e della xenofobia è molto importante».

Teme che con il passare delle settimane i rinnovi non vengano risolti e questo influenzi lo spogliatoio? Ancelotti:

«Non credo che abbiamo alcun tipo di problema con le persone che ne parlano. Anche lo status dei calciatori e dei club sta cambiando un po’. Quando un giocatore arriva alla fine del suo contratto non è così preoccupante come lo è stato negli ultimi anni. I club non sono così preoccupati per questo».

Ancelotti ha espresso il suo punto di vista anche sulla pausa natalizia. 

«Non so cosa accadrà nel 2023. Spero che ci divertiremo, che questo sia lo stesso del 2022. È la sfida che abbiamo. Non voglio pensare che quello che abbiamo fatto l’anno scorso sia irripetibile. Penso che possa essere ripetuto e, perché no, migliorato. Questa squadra ha meno dubbi rispetto a gennaio 2022».

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