Zenga: «Il Napoli merita lo scudetto per quello che ha mostrato nei primi tre mesi»

Al CorSport: «Sento ripetere che il Napoli può essere ripreso perché è atteso a due sfide-chiave. Vero, ma che succede se batte Inter e Juve?».

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As Napoli 12/11/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol Piotr Zielinski

Il Corriere dello Sport intervista Walter Zenga. Parla del Mondiale in Qatar, della vittoria dell’Argentina. Ma anche del Napoli di Luciano Spalletti che, dice, merita lo scudetto per quanto ha dimostrato nei primi tre mesi di campionato.

Zenga parla dell’Argentina. Spiega perché ha vinto il Mondiale.

«Perché aveva Messi e un tecnico che gli ha cucito addosso la squadra dopo la prima uscita. Via Gomez, Paredes e Di Maria, dentro Mac Allister, Enzo Fernandez e Julian Alvarez. Messi ha 35 anni e non si può pretendere che corra per novanta minuti come Enzo e De Paul. Santos questo non l’ha capito, il primo che ha sacrificato è stato Ronaldo con tutto il carico di motivazioni che si portava appresso. La Francia ha investito su Mbappé, lo stesso Griezmann s’è messo al servizio del compagno. L’infortunio di Neymar e tanta sfortuna hanno penalizzato il Brasile… Ronaldo 37 anni, Messi e Modric 35, gente che i giovani dovrebbero studiare: il loro è stato un percorso straordinario. L’altro giorno ho pubblicato un reel nel quale Messi era criticatissimo dagli argentini. Per questo ti dico che ha avuto una grande forza, dalla coppa America l’ho visto cresciuto tantissimo nella leadership non solo di soluzioni, un vero leader globale».

Sul campionato e sul Napoli, Zenga dice:

«Luciano a inizio novembre disse che la sosta era una mano santa perché la squadra era mentalmente stanca. E chi stava andando male benedisse lo stop poiché interrompeva la serie nera. Sono curioso di verificare chi tra i due avesse ragione. Il Napoli comunque merita questo scudetto per quello che ha mostrato nei primi tre mesi. Si riparte da Inter-Napoli, ma Lukaku non gioca da agosto, al Mondiale solo scampoli, e Lautaro è ancora sul pullman. Come Dybala, Paredes, Di Maria. Sento ripetere che il Napoli può essere ripreso perché è atteso a due sfide-chiave. Vero, ma se le vince? Cosa succede se batte Inter e Juve?».

Da chi ripartiamo? Zenga indica Kvara.

«Dal georgiano su tutti. Ma anche da Vicario, Carnesecchi e Scalvini. Davanti, invece, un pianto. Mi affascina la sfida degli opposti romani, Mourinho e Sarri. Hanno entrambi la cultura del lavoro, quella maniacalità che è valore, Mou è strepitoso anche nei rapporti. Con Maurizio ho fumato le più belle sigarette degli ultimi anni. Crotone-Napoli, a fine partita ci mettemmo in un angolino a fumare e parlare. Lui è davvero un unicum, la sua modernità risiede nell’attaccamento ai princìpi fondanti del calcio».

 

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