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Pignaroli, portiere della Lucchese femminile: “Sono incinta e il mio club non mi vuole pagare”

La denuncia su Instagram: “mi sono sentita dire che gli impegni presi in estate vanno rispettati. Mi sono sentita ferita come donna, madre e atleta”

Pignaroli, portiere della Lucchese femminile: “Sono incinta e il mio club non mi vuole pagare”

Alice Pignaroli, portiere 34enne della Lucchese denuncia di non ricevere più i pagamenti dal suo club perché incinta.

La ragazza ha una lunga carriera alle spalle, Reggiana, Milan e poi Torres con cui ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana nel 2012. Infine è arrivata alla Lucchese dove però, dopo l’annuncio della sua seconda gravidanza, il club si sarebbe rifiutato di pagarla.

Sono incinta e il mio club non mi vuole pagare” è la denuncia della Pignaroli che su Instagram continua, “A metà ottobre ho scoperto di essere incinta per la seconda volta, l’ho comunicato al manager della Lucchese, Mario Santoro, e mi sono sentita dire che gli impegni presi in estate vanno rispettati: non era più loro intenzione pagarmi ciò che mi spetta“.

Uno sfogo lungo lanciato con un post su Instagram che la ritrae con il pancione.

 

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Mi sono sentita ferita come donna, madre e atleta. E anche molto sola, incapace, un giocattolo vecchio da gettare. La società mi ha deluso. Dopo quanto successo due anni fa col Cesena, non me lo sarei mai aspettato“. Infatti a giugno 2020 infatti, il Cesena le rinnovò il contratto al settimo mese di gravidanza (Alice ha già una figlia, Eva). “Per una donna dovrebbe essere normale sognare di fare la calciatrice e avere una famiglia. Sono incredula, ogni anno ci sono giocatori che si fanno male a lungo: una società dovrebbe essere pronta a tutto“.

Alla Lucchese, Pignaroli dovrebbe rimanere fino al 30 giugno 2023 secondo quanto stabilisce il contratto e la rescissione non sembra una via percorribile perché la norma che prevedeva l’interruzione del rapporto di lavoro con l’atleta in caso di gravidanza è stata interrotta. Nessun commento dal club che, da regolamento, dovrebbe pagarla fino al 31 gennaio, poi ci sarà il fondo per la maternità della Federazione.

L’amaro sfogo della calciatrice si conclude così: “A giugno partorirò e dal 1° luglio sarò svincolata chissà se ci sarà una società che avrà la forza di offrirmi un contratto“.

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