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La Roma ha staccato la spina: svogliata, lenta, ferma sulle gambe e nervosa (Il Messaggero)

La squadra finora ha lavorato pochissimo. Fino alla ripresa del campionato avrà solo 10 giorni di allenamento per ritrovare la condizione

La Roma ha staccato la spina: svogliata, lenta, ferma sulle gambe e nervosa (Il Messaggero)
Genova 17/10/2022 - campionato di serie A / Sampdoria-Roma / foto Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

La Roma si è spenta. Titola così Il Messaggero la pagina dedicata alla squadra di José Mourinho, ieri presa a pallate dal Cadice, penultimo in Liga. Una prestazione preoccupante, quella dei giallorossi. Ad essere preoccupato è soprattutto Mourinho. Il quotidiano romano scrive:

“A preoccuparlo non è l’episodio singolo o la serata storta che può capitare. Ma una somma di atteggiamenti che vede la Roma aver staccato la spina da tempo. E più questo scorre, più difficile è riattaccarla. La brutta figura rimediata con la squadra penultima nella Liga spagnola, si somma alle due in terra giapponese con altrettanti pareggi strappati in extremis contro club di livello molto inferiore rispetto ai giallorossi. La rosa appare svogliata, lenta, ferma sulle gambe, con il solito canovaccio prevedibile al quale si sommano gli errori reiterati dei singoli“.

La Roma si è allenata pochissimo. Ha avuto 12 giorni di vacanze e poi il viaggio in Giappone, di cui Mourinho avrebbe volentieri fatto a meno. E il tempo è quasi finito: tra due settimane il campionato ricomincia e la Roma non è pronta.

“Roma-Bologna è tra poco più di due settimane (16 giorni) e per almeno 4 giorni la squadra non si allenerà (23, 24, 25 e probabilmente il 31). Se si sommano le 2 partite che restano – propedeutiche per il tecnico a mettere nelle gambe un minimo di ritmo – ci sono appena 10 giorni di allenamento per ritrovare la condizione“.

Il Messaggero descrive una squadra nervosa, come se fosse in una bolla.

“Tra il caso Karsdorp, apparentemente rientrato in attesa di gennaio, il mercato invernale che non si annuncia foriero di colpi, le voci sul pressing del Portogallo nei confronti dello Special, è come se la squadra vivesse in una bolla. Dalla quale trapela un nervosismo di fondo che non si evince soltanto dall’espulsione di Viña o dalla rissa finale con protagonisti Cristante e Celik contro il Cadice. Il fatto di non concedere nessuna zona mista nel post-partita, di blindare l’allenamento e rafforzare la sicurezza attorno al campo e davanti al resort dove alloggia la Roma: sono tanti, piccoli segnali di poca tranquillità. Quella che poi si manifesta in campo”.

Il quotidiano romano analizza la prestazione dei singoli, con Svilar, che “continua a commettere almeno un errore grave a partita” e Abraham che “continua ad essere la controfigura di se stesso“.

“Non tira (contro il Cadice solo una girata), non fa salire la squadra, non partecipa al gioco, nascondendosi tra i due centrali avversari. Prima almeno si lamentava chiedendo il pallone, l’altra sera nemmeno quello”.

Per non parlare di Spinazzola, che “appare in ritardo sulla tabella di marcia“.

 

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