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La proposta di Casagrande: ingaggiare in coppia Ancelotti e Falcao per il Brasile

Su Repubblica: «Ancelotti ct e Falcao direttore delle Nazionali. Rompiamo questo schema degli amichetti, che dura dal 2006, Carlo è una persona seria»

La proposta di Casagrande: ingaggiare in coppia Ancelotti e Falcao per il Brasile
Ancelotti e Maradona in un Napoli-Roma

Dopo la sconfitta ai Mondiali e il cambio sulla panchina, si è aperto un vero e proprio tot Brasile per capire chi sarà il prossimo ct della Nazionale sudamericana. Tanti i nomi che girano e che sono stati fatti da alcune glorie del calcio brasiliano, tra questi anche quello di Carlo Ancelotti. Secondo alcuni l’allenatore italiano, tecnico del Real, sarebbe la mossa migliore e potrebbe accettare al termine di questa stagione con i Blancos.

Il Nome di Ancelotti, scrive Repubblica, è stato fatto anche da Walter Casagrande, ex attaccante del Torino e dell’Ascoli, ma anche del Corinthians, opinionista di Uol, che  ha lanciato la proposta di ingaggiare in coppia Ancelotti e Paulo Roberto Falcao per svecchiare l’immagine della Seleçao

“Sarebbe il massimo un allenatore come Carletto. Ho giocato contro di lui in serie A per sette anni, lui viene dalla scuola di un grande tecnico che ha vinto tutto: Arrigo Sacchi. È una grande persona, un supervincente. Rompiamo questo schema degli amichetti, che dura dal 2006 e non ci ha portato a nulla, Carlo è una persona seria, molto sveglio e divertente, un leader nato: nel grande Milan il vero leader in campo era lui e non Baresi, che era un  giocatore fantastico. Tutto deve cambiare nella Cbf. E io farei un’accoppiata vincente, con Carlo Ancelotti come ct e Paulo Roberto Falcao come direttore delle Nazionali. Hanno giocato insieme nella Roma, sono amici, si stimano e hanno affinità tra loro. Sarebbe un grande salto di categoria. Falcao è molto rispettato in tutto il mondo, intelligente, apprezzato e competente. E aiuterebbe molto Carletto a capire come funziona il Brasile come Paese e soprattutto nel calcio. Io non ci penserei due volte. Abbiamo bisogno di volti nuovi e di farla finata con la solita cricca, col solito gruppetto di amici e con l’influenza negativa di certi ex e di alcuni calciatori attuali della Seleçao. Dobbiamo trovare un’identità di gioco che avvicini i calciatori ai tifosi e alla società brasiliana”.

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