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Il Napoli va in difficoltà e perde 3-2 col Villarreal di Setien

Gli spagnoli hanno sempre il pallino del gioco e vincono. Il Napoli ovviamente non è brillante e paga l’uomo in meno in mezzo al campo

Il Napoli va in difficoltà e perde 3-2 col Villarreal di Setien
Foto Ssc Napoli

Il Napoli va in difficoltà e perde col Villarreal di Setien. I sottomarini gialli riescono a mettere sotto la squadra di Spalletti sia nel punteggio (3-2) sia nella conduzione della partita visto che gli azzurri ambiscono al controllo della partita, aborrono il gioco in ripartenza. È un’amichevole, ovviamente. Il Napoli, che è tornato al Maradona, ha fatto fatica a dispiegare il proprio gioco. Forse anche a causa dell’assetto tattico, con Ndombele e Lobotka in mediana, dietro a Kvara Raspadori e Elmas linea a tre alle spalle di Osimhen. Raspadori ha giocato sottopunta e praticamente non l’ha vista mai. Perché a centrocampo il Napoli è sempre stato in difficoltà, ha pagato l’uomo in meno e la capacità di palleggio degli spagnoli che sono un’ottima squadra anche se stanno vivendo una stagione difficile: Emery se n’è andato ed è arrivato il tecnico che a Barcellona non vogliono neanche sentire nominare.

Una partita che ci ha proiettati nel calcio dei club, lontano da quello cui abbiamo assistito in questo mese in Qatar.

Il Napoli è stato messo sotto da diversi punti di vista. Il Villarreal ha avuto quasi sempre il pallino della manovra, ha sofferto tantissimo Capoue che è un signor centrocampista. È stato lui a portare il Villarreal in vantaggio al 12esimo. Il Napoli ha pareggiato dopo due minuti grazie a un retropassaggio da autolesionisti degli spagnoli: Osimhen con una fucilata ha battuto Pepe Reina uno dei due ex di stasera (l’altro è Albiol).

Gli altri gol nella ripresa. Gli spagnoli sono tornati in vantaggio con Kackson al 67esimo e hanno segnato il terzo al 70esimo approfittando di un retropassaggio sbagliato di Demme. Zerbin si è guadagnato il rigore del 3-2 trasformato da Kvara anche lui in ombra, com’è normale che sia visto che siamo al 17 dicembre.

È stato giusto incontrare una squadra vera che ha giocato seriamente. Ovviamente la squadra di Spalletti è lontana dal ritmo partita. Inutile fare l’esame dei singoli, nessuno ha brillato.

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