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De Laurentiis interrompe Casini davanti ai giornalisti: «Non gli date retta, è schiavo di Lotito»

De Laurentiis contro il Presidente della Lega che stava annunciando ai cronisti la proposta di riforma del calcio

De Laurentiis interrompe Casini davanti ai giornalisti: «Non gli date retta, è schiavo di Lotito»
Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico e imprenditore italiano, fondatore, insieme al padre Luigi, della Filmauro, nonché presidente del Napoli all’Assemblea pubblica “Coesione Sud” organizzata dall’Unione Industriali di Napoli. (KontroLab)

“Non gli date retta, è schiavo di Lotito”. Aurelio De Laurentiis il guastatore. Il “povero” presidente della Lega Calcio Lorenzo Casini sta spiegando ai giornalisti che la proposta di riforma di calcio che la Federcalcio aspetta dalle Leghe “a metà dicembre sarà pronta”, quando il presidente del Napoli lo interrompe, con evidente sarcasmo, tagliando di netto il ragionamento.

Alla presenza di tutto il gotha del calcio italiano – Gravina, Casini, anche Malagò – intervenuti alla presentazione del codice di ‘Giustizia Sportiva Figc’ a cura dell’avvocato Giancarlo Viglione, nel Salone d’Onore del Coni – De Laurentiis aveva poco prima sparato a zero un po’ su tutti:

«Il Governo è sempre stato assente, benché il nostro gettito fiscale sia importantissimo. Una volta c’erano gli schiavi, ma voi credete non ci siano più? Siamo tutti ancora schiavi. Schiavi di una situazione non piacevole. In casa, in ufficio, nella vita comune, nel non essere protetti in maniera fantastica, nel non essere pensionati felici. Molta gente soffre, non riesce ad arrivare a fine mese e questa è una storia che è peggiorata ma che è sempre esistita. Qual è la panacea per far star calmi e buoni tutti? Il calcio. Lo Stato non è stupido e lo sa, però lo ignora. Non è stupido. Altrimenti dovrebbe fare in modo che le leggi sulla modernizzazione del calcio si realizzassero in cinque minuti perché ci vogliono cinque minuti per cambiare il calcio, visto che è malato ovunque. I conti non tornano. Il calcio è malato dall’alto: quando uno non vuole capire che non ci sono sufficienti risorse per andare avanti. Perché non si vuol fare la rivoluzione copernicana? Perché poi bisogna essere rieletti».

Già in altre occasioni, meno pubbliche, De Laurentiis era sbottato sul potere di Lotito in seno alla Lega.

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