Ad Avvenire: «Adani? Molto competente a livello tecnico e tattico, ma si è fatto prendere la mano e con Messi è diventato fazioso».
Avvenire intervista Ciccio Graziani, ex campione del mondo con l’Italia nel 1982. Gli viene chiesto un parere sulle telecronache Rai del Mondiale in Qatar.
«Le telecronache le ho trovate ben gestite, da Rai, con qualcosa che potevano fare meglio, ma è un giudizio personale, da opinionista appunto. Non ho apprezzato affatto invece il talk serale, Il Circolo dei Mondiali, l’ho trovato poco centrato. Sono un grande amico di Yuri Chechi, ma è come se dicessero a me di parlare di Olimpiadi, gli risponderei «no grazie, non è il mio ramo». Anche Sara Simeoni, atleta leggendaria come Yuri, donna spiritosa e intelligente, ma messa lì al bancone mi è sembrata davvero in fuorigioco. Se devi parlare di un Mondiale, allora devi avere ospite fisso Marcello Lippi, Fabio Capello, uomini che sanno e che hanno vissuto di calcio».
Graziani parla anche di Lele Adani.
«Quella si chiama semplicemente “invadenza della seconda voce”. Adani è uno molto competente a livello tecnico e tattico, ma si è fatto prendere la mano e con Messi è diventato fazioso, contravvenendo a una delle regole fondamentali del commento televisivo: l’imparzialità. Adani a un certo punto ha sovrastato un signor telecronista come Stefano Bizzotto, pensando di diventare lui la prima voce. Un consiglio amichevole per il futuro: Lele, più anedottica utile al telespettatore e meno enfasi, specie quella inutile».
In vista della finale di domenica tra Francia e Argentina, Graziani dichiara di tifare per l’ex squadra di Diego. E per Messi.
«Tifo Argentina e non posso pensare che un giocatore fantastico come Messi chiuda la sua lunga e gloriosa parabola senza aver vinto la Coppa del mondo. Sarebbe ingiusto».
Graziani parla anche del campionato di Serie A e del Napoli capolista.
«Dipende unicamente dalla squadra di Luciano Spalletti. Ricomincia un torneo da 23 giornate con il Napoli che ha
8 punti di vantaggio sulla seconda. Finora hanno dimostrato di essere più forti, giocano un gran bel calcio e regalano poco agli altri. La speranza per chi insegue è che la sosta Mondiale gli può aver spezzato il ritmo. Perciò, io dico che solo il Napoli può rimettere in gioco le inseguitrici».