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Abodi: «Nessun regalo ai club di Serie A, pagheranno tutto nelle forme consentite alle imprese»

Il ministro dello Sport: «Il principio che ha mosso le posizioni del Governo da tempo è sempre lo stesso: nessuno sconto, nessuna norma ad hoc».

Abodi: «Nessun regalo ai club di Serie A, pagheranno tutto nelle forme consentite alle imprese»
As Frosinone 16/05/2015 - campionato di calcio serie B / Frosinone-Crotone / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Andrea Abodi

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa a margine di un evento di Sport e Salute per la riqualificazione di Colle Oppio. Ha parlato del decreto salva calcio e delle critiche di alcuni esponenti politici, tra cui Renzi, alla decisione del Governo di concedere ai club di Serie A il rateizzo delle tasse arretrate. Le parole di Abodi sono riportate dall’Ansa.

«Il principio che ha mosso le posizioni del Governo da tempo è sempre lo stesso: nessuno sconto, nessun regalo. Nessuna norma ad hoc, se non quelle a disposizione del sistema imprese. Le società sportive pagheranno tutto e nelle forme consentite agli altri e dunque fino a 60 rate e con interessi. Scudo penale? Si tratta di trovare armonia nel rapporto tra l’agenzia delle entrate che concede una rateizzazione e, rispettando il piano di pagamenti, il rischio di essere perseguito. Il rischio decade con il pagamento ultima rata, se invece si salta una rata si perde il beneficio. Ricordo inoltre che interveniamo in un tempo breve per risolvere un problema nato nove mesi fa e affrontato rimandando».

Abodi ha parlato anche del tema scommesse:

«E’ un tema che dovremo affrontare con maggior tranquillità. Ne dovremo parlare di più e nel dettaglio, ma è un diritto sacrosanto».

Oggi è stato Matteo Renzi ad attaccare duramente il via libera del Governo al rateizzo dei debiti della Serie A. In un video su Twitter, Renzi ha dichiarato:

«Hanno presentato la riforma della #18App che comporta l’azzeramento dei soldi per il 2023, non c’è un centesimo per #18App. Così recuperano 230 milioni di euro, cancellano i soldi per la cultura e i giovani, e dove li mettono? Li mettono per le società di Serie A, per i presidenti indebitati e spesso incapaci delle società di Serie A. Nel resto del mondo il calcio funziona coi diritti televisivi, con gli investimenti stranieri e con quelli nazionali. Qui anziché regalare emozioni, come abbiamo visto anche con Argentina-Francia. E’ il governo Meloni che regala emendamenti ai presidenti incapaci. Per chiarezza: 230 milioni di euro che erano per i giovani con #18App vengono azzerati, e nello stesso bilancio mettono 890 milioni di euro per i presidenti della Serie A. Io lo trovo uno scandalo, uno schiaffo ai giovani e uno schiaffo alla cultura, nonché una marchetta alla Serie A. E sapete perché molti media non ne parlano? Molti media hanno le società di calcio, quindi non fanno polemica contro questo scandalo del governo Meloni che ha azzerato i soldi per la cultura e li ha dati ai giocatori professionistici, o meglio ai presidenti indebitati».

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