Mentre gli altri lamentano assenze, lui trova soluzioni. A guardare indietro al campionato si rintracciano già gli spezzoni di una pellicola da scudetto
Luciano Spalletti fa il pompiere, scrive Marco Gaetani sul Foglio Sportivo, ma ha tra le mani una macchina perfetta: il Napoli. La sua squadra trova sempre il modo giusto per non perdere l’equilibrio, anche quando sembra ad un passo dal farlo. E alla vigilia della sosta per il Mondiale, il Napoli ha 8 punti di vantaggio sulle inseguitrici.
“Mentre gli altri lamentano assenze, Spalletti trova soluzioni. Ha giocato senza Osimhen e senza Anguissa, è privo di Rrahmani da un mese. Qualcuno se ne è accorto?“.
Neanche l’assenza di Kvara è stata un problema.
“Lo scetticismo di inizio anno è svanito. Kvaratskhelia ci ha messo poco a far dimenticare Insigne e lo stesso vale per Kim, chiamato se possibile a un compito ancora più ingrato: oscurare il ricordo di Koulibaly, delle sue chiusure, della capacità di mangiarsi il campo palla al piede facendo ruggire il Maradona. Adesso i tifosi del Napoli si possono godere questo strano esemplare di essere umano, a suo agio sia quando ha campo da difendere alle spalle, sia nei momenti in cui deve reggere l’urto di un assalto continuato, impeccabile nei duelli aerei e nel far sentire all’attaccante una pressione insostenibile”.
Il Foglio continua:
“Spalletti fa il pompiere, ma guida una macchina perfetta. Osimhen è un attaccante disegnato attorno a una delle sue convinzioni preferite, l’uomo che va a vedere “cosa c’è alle spalle della linea difensiva avversaria”, concetto che ha ripreso così tante volte nel corso della sua carriera da averlo reso un tormentone”.
Guardando l’inizio di questo campionato, sembra già di vedere i frame del film dello scudetto.
“A guardare indietro, selezionando una a una le scene di un film di un campionato ancora fermo a poco più di un terzo del suo svolgimento, si rintracciano già gli spezzoni di un ideale pellicola da scudetto, e i tifosi del Napoli possono prodursi in scongiuri di ogni tipo. Ma come definire altrimenti il gol di Raspadori che stappa il Maradona dopo 90 minuti di agonia contro lo Spezia? O la testata di Simeone a San Siro, così simile a quelle di papà Diego da aver fatto sobbalzare chi era abituato a vedere quelle del Cholo? O la saetta con cui Osimhen ha fulminato Rui Patricio e mandato in fumo il piano di Mourinho, che all’olimpico aveva rinunciato a ogni velleità offensiva pur di blindare lo 0-0? Anche in quel rigore sghembo calciato da Lozano e soltanto toccato da Vicario si sente profumo di scudetto”.
L’unica cosa che potrebbe fermare il Napoli è il Mondiale, che rappresentando una sosta inedita non si sa cosa possa riservare al rientro in campionato.
“Spalletti lo sa e dribbla le domande sulla sosta, si rifugia nel ritornello del “vale per tutti, non solo per noi”. Ma finora, come il Napoli, non c’è stato nessuno”.