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Ginnastica ritmica, lo scandalo in Procura: ascoltata la direttrice Maccarani

C’è una doppia indagine: la Procura di Brescia e quella federale che precisa: «non c’è alcuna denuncia corrispondente a quanto riportato dalla stampa»

Ginnastica ritmica, lo scandalo in Procura: ascoltata la direttrice Maccarani

Ginnastica ritmica, l’inchiesta ha preso il via. Ieri la direttrice Elisabetta Maccarani – è lei il bersaglio delle accuse dei genitori e delle ragazze – è stata ascoltata dalla Procura di Brescia dove – riferisce Repubblica –

due mamme ad agosto avevano sporto denuncia per degli abusi, fisici e psicologici, subiti dalle rispettive figlie per mano di un’allenatrice. Le famiglie delle piccole ginnaste, due promesse che hanno abbandonato la ritmica dopo questi episodi, sono già state ascoltate.

Maccarani si è detta fiduciosa che la giustizia faccia il suo corso. La scorsa settimana Repubblica riportò il contenuto di un vocale WhatsApp che lei inviò agli istruttori e alle istruttrici di tutt’Italia. Messaggio così sintetizzato dal quotidiano:

Definisce le testimonianze delle ex atlete vittime di abusi come «quanto di peggio può uscire dall’indole umana». Dà la colpa dello scandalo che ha travolto la ginnastica italiana alla «società civile, alla responsabilità genitoriale e all’attività scolastica di base che non forma e non prepara i nostri ragazzi alla vita». E infine Emanuela. Maccarani, la direttrice tecnica della Nazionale di ritmica, sostiene che «le due ginnaste» (Nina Corradini e Anna Basta, le prime ex Farfalle a denunciare il sistema su Repubblica, ndr) siano manipolate: «Credo che siano vittime degli abusi di alcuni adulti o comunque di persone anche specializzate nelle varie materie che in questo momento stanno vicino a loro».

Informa Repubblica che il sostituto procuratore Alessio Bernardi, insieme al procuratore Francesco Prete, ha aperto un fascicolo e che, oltre a Maccarani, ha ascoltato anche il segretario generale della Federginnastica Roberto Pellentani e il presidente Gherardo Tecchi in qualità di persone informate sui fatti.

Aggiunge Repubblica che

L’indagine della procura ordinaria di Brescia si sta svolgendo in parallelo con quella degli ispettori federali: ieri mattina a Desio oltre a quella della dt della Nazionale ci sono stato delle audizioni.

Sono già state ascoltate Nina Corradini e Anna Basta, le ex ginnaste di ritmica che hanno denunciato su Repubblica violenze psicologiche e umiliazioni subite in Nazionale.

Sul caso ginnastica ritmica a Repubblica il procuratore federale Michele Rossetti dice:

«Stiamo affrontando con grande serietà questo momento. Ogni segnalazione di comportamenti non corretti per noi va valutata prontamente. Adesso sentiremo tutte le parti tra atlete, tecnici e staff e nel caso accertassimo eventuali responsabilità prenderemo i dovuti provvedimenti. È utile ricordare che quella che stiamo conducendo è un’indagine conoscitiva attivata d’ufficio proprio perché non c’è alcuna denuncia corrispondente alle segnalazioni riportate dalla stampa. Ma per la serietà che contraddistingue la procura federale ci è sembrato doveroso fare chiarezza con la massima tempestività». 

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