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Gazzetta: impressionante la tenuta fisica e mentale del Napoli

Ha mostrato di non essere Kvara-dipendente. Inutile scervellarsi sul Mondiale, il Napoli può ripartire più forte di prima.

Gazzetta: impressionante la tenuta fisica e mentale del Napoli
Db Bergamo 05/11/2022 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: gol Eljif Elmas

La Gazzetta è rimasta colpita dal Napoli di ieri e scrive che per sottrarre lo scudetto agli azzurri servirà essere straordinari.

Ecco l’analisi della Gazzetta:

Netta è l’impressione che da qui in avanti, per agganciare il Napoli e mantenerne il ritmo, occorrerà essere straordinari sempre. E non serve scervellarsi sulla lunga sosta causa Qatar, la squadra di Spalletti potrebbe beneficiarne per riposo e ricarica pile, e ripartire più forte di prima. Del Napoli di ieri ha colpito la capacità d’adattamento. L’Atalanta l’ha messa giù dura sul piano fisico, con le sue corse in avanti e la ferocia al contrasto. Il Napoli non si è lasciato impressionare, ha contenuto e smussato, è ripartito e ha colpito.

Un pari non sarebbe stato sbagliato perché l’Atalanta ha dato fondo alla sua anima “kombat”, ma il Napoli ha meritato la vittoria. Impressionante la tenuta fisica e mentale, la capacità di stare sul pezzo, di resistere agli urti. Una prova di forza e di maturità. Il campionato rimane lungo, finirà all’inizio di giugno, però il Napoli è pronto per lo scudetto perché è squadra strutturata, capace di assorbire ogni contrattempo. A Bergamo ha dimostrato di non aver sviluppato una dipendenza da Kvara: non è poco.

Sconcerti sul Corsera ha scritto:

A Bergamo la partita è stata molto bella e forse l’Atalanta avrebbe meritato qualcosa in più, ma il Napoli ha confermato di essere un argomento estremamente serio. Ha imparato a gestire le partite difficili, non si diverte e basta, guarda l’avversario e lo colpisce appena abbassa la guardia. È meno spettacolare delle prime giornate, ma costante e sempre a un livello alto. È stata decisiva la differenza dei due centravanti. Osimhen oggi è quasi imprendibile, Hojlund è ancora una carezza leggera. È una sintesi estrema, ma reale. (…) C’è un po’ di magia dovunque. Non so se vincerà lo scudetto, ma ha molto per farlo.

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