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Agnelli rischiava l’arresto, è stato costretto a dimettersi (Libero)

La scelta del Cda Juve è stato un modo per dire alla Procura di Torino, “ok, abbiamo capito, ci facciamo da parte”. I legali hanno consigliato questa strada

Agnelli rischiava l’arresto, è stato costretto a dimettersi (Libero)
Mg Parigi 06/09/2022 - Champions League / Paris Saint Germain-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Su Libero Fabrizio Biasin commenta le dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Juventus, arrivate ieri sera come un fulmine a ciel sereno. Una decisione, scrive, probabilmente arrivata non per un gesto di risponsabilità dei diretti interessati (Agnelli e gli altri amministratori), ma perché gli stessi sono stati consigliati da esperti in materia legale. Non c’è dubbio che la vicenda sia legata all’inchiesta Prisma, come già ieri dichiarava il direttore di Sky Sport, Federico Ferri. Con le dimissioni del Cda, il club ha come teso una mano alla Procura, come se Agnelli e compagni avessero voluto dire: va bene, abbiamo capito, ci facciamo da parte.

“Ognuno ovviamente la vedrà dal suo punto di vista, ma un primo dato di fatto è piuttosto evidente: in Casa-Juve c’è chi ha pensato bene di cambiare improvvisamente strada, forse per un eccesso di scrupolo, forse perché ha capito che il campo era più che minato ed era il caso di fare rapidamente dietrofront e venire incontro alla procura di Torino. Una sorta di “mano tesa” per dire a coloro che stanno spulciando le carte “ok, abbiamo capito, ci facciamo da parte”“.

Oppure, le dimissioni del presidente Agnelli e dei consiglieri sono stati un tentativo estremo per evitare di finire in situazioni peggiori, ovvero un arresto.

“Oppure, al contrario, trattasi di tentativo estremo per togliersi dal guano ed evitare di finire in situazioni parecchio peggiori. Per intenderci, la possibilità – concreta – è che le dimissioni siano arrivate non solo per un gesto di responsabilità nei confronti della Juventus stessa e di chi la ama, ma perché i diretti interessati sono stati cortesemente consigliati da esperti della materia. Diciamola tutta: le ipotesi di reato sono serie e continuare ad amministrare una società in queste condizioni non aveva e non avrebbe avuto alcun senso, anche solo da un punto di vista “strategico” e anche se hai un cognome pesantissimo come quello del presidente bianconero”.

Il direttore di Sky Sport, Federico Ferri, ieri aveva commentato:

«”Quello che sta accadendo in queste ore è totalmente collegabile alla vicenda dell’inchiesta Prisma, alle plusvalenze, all’ipotesi del falso in bilancio, ai rilievi della Consob. La prospettiva è un rinvio a giudizio, un processo, e quindi la Juventus cambia strategia di fronte all’inchiesta della Procura sul falso in bilancio. C’è in ballo qualcosa di molto grosso. È stata richiesta una misura cautelare, fin qui non concessa. La proprietà deve prendere decisioni per difendere l’azienda. È in arrivo con tutta probabilità un rinvio a giudizio. Ci sono le intercettazioni, abbiamo avuto i dettagli dell’inchiesta. Non c’entra nulla con la parte sportiva. Ma c’entra col futuro aziendale della Juventus. Il livello di emergenza dal punto di vista della proprietà, di senso di responsabilità della proprietà, il paragone è con il 2006».

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