Avrebbe dovuto essere una stagione di transizione e invece… Gasp ha giocatori giovani, diamanti grezzi da levigare, la sua specialità
Libero dedica un articolo a Gasperini e alla rivoluzione operata nell’Atalanta dal tecnico in quella che avrebbe dovuto essere una stagione di transizione. Gasperini è sulla panchina bergamasca da sei anni, è secondo nella classifica degli allenatori più longevi della serie A. Rappresenta un caso limite.
“È fuori dal tempo e dal mondo in cui allena ma in qualche modo sta contribuendo a riscriverne le regole”.
La scorsa stagione è stata la peggiore dell’Atalanta nell’era di Gasperini. Ci sono stati cambi societari. Si pensava che il ciclo fosse chiuso.
“Che si dovesse azzerare e ripartire, anche perché il mister aveva mostrato qualche segnale di insofferenza, come se sentisse di aver già raggiunto l’apice con questa squadra”.
Invece, Gasperini ha trovato nuove motivazioni.
“Chiedendo alla società un mercato movimentato che prevedesse l’addio di alcuni perni del vecchio corso (Pessina, Freuler, Ilicic, Gosens) e l’arrivo di giovani coerenti con il proverbiale gioco intenso e aggressivo”.
Giovani formati in vivai solidi a cui si sono aggiunte le novità della serie A e qualche innesto dal vivaio di Zingonia.
“Gasp aveva bisogno di avere in rosa per trovare una nuova motivazione nel suo lavoro a Bergamo. Con tutti questi nuovi talenti a disposizione, il mister ha trovato nuovo pane per i suoi denti. Diamanti grezzi da levigare, la sua specialità. È tornato a divertirsi come un pazzo, e non (solo) per i risultati – i 24 punti in 10 giornate sono la miglior partenza nella storia atalantina – ma perché ha calciatori da “allenare”, nel senso più letterale del termine”.
Il cambiamento del tecnico, anche di fronte alle telecamere, è evidente, scrive Libero.
“Anche ai microfoni è più sorridente e sereno rispetto all’anno scorso, quando non accettava l’idea che l’Atalanta stesse deludendo. Per lui, ora, la squadra è libera da obiettivi concreti e può semplicemente esprimersi per il piacere di farlo”.
A contribuire al successo di Gasperini è anche il metodo Atalanta.
“Anche il metodo-Atalanta contribuisce ad allungare il ciclo di Gasperini. Ogni estate, il club rinnova di un anno il contratto del mister, mantenendo una stagione di margine sulla scadenza. È un modo furbo per evitare destabilizzanti voci di addio e, di contro, mantenere la durata del contratto limitata, così da poter intervenire in caso di crisi. Il club è più flessibile dal punto di vista economico e il tecnico non si sente eccessivamente vincolato ad una realtà in caso di chiamata da un’altra grande. Questo rapporto di reciproca convenienza è il segreto di un matrimonio così lungo”.