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Inchiesta Juventus, la Procura Figc ha chiesto le intercettazioni alla Procura di Torino

Si rimette in moto la giustizia sportiva dopo la pubblicazione delle intercettazioni e il ruolo di Chiellini. La Juventus rischia punti di penalizzazione, o peggio

Inchiesta Juventus, la Procura Figc ha chiesto le intercettazioni alla Procura di Torino
Db Torino 06/01/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cagliari / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Inchiesta Juventus, novità anche dal punto di vista della giustizia sportiva. Il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino di conoscere gli atti nuovi e finora mai trasmessigli, come le intercettazioni di conversazioni, che hanno portato agli avvisi di garanzia tra gli altri ad Andrea Agnelli e Pavel Nedved, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze. Inchiesta, ricordiamo, per cui i pm avevano chiesto l’arresto di Agnelli, arresto negato dal gip.

L’inchiesta sulle plusvalenze fittizie portata avanti dalla Procura federale si era chiusa lo scorso 1° aprile con il deferimento davanti al Tribunale nazionale federale di undici società, tra le quali la Juventus (ma anche il Napoli), tutte prosciolte in giudizio.

Se si muove la giustizia sportiva, vuol dire che la Juve rischia anche dal punto di vista sportivo: punti di penalizzazione o peggio. Ecco cosa ha scritto Libero l’altro giorno.

Come verrà (se verrà) colpita la Juve sul versante del diritto sportivo? Da fonti accreditate si evince che le sanzioni non dovrebbero essere patibolari, niente serie B quindi. La Juve rischierebbe una penalizzazione di punti (non pochi). Qualora siano accertati i reati ascritti l’iter processuale, le verrebbero tolti nella classifica nel campionato in corso. Quasi certo che non ci saranno interventi retroattivi nelle classifiche dei tornei dal 2019 al 2021.

“Solo in presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale a sezioni Unite il procuratore federale potrebbe decidere di impugnare per revocazione” la sentenza sportiva.

Le intercettazioni, con il ruolo di Chiellini (che stranamente va in tv a parlare di calcio ma non dai pm che – scrive Repubblica – avrebbero voluto interrogarlo) per l’accordo con la Juventus sulle mensilità cui ufficialmente i calciatori avrebbero rinunciato in tempo di Covid ma secondo gli inquirenti sono poi state pagate in altra forma e non messi a bilancio.

La Procura della Federcalcio – che per la Juve aveva chiesto per il presidente, Andrea Agnelli, un anno di inibizione e per il club 800 mila euro di multa – aveva presentato ricorso contro il proscioglimento, sostenendo la validità del modello che aveva aveva creato per definire ‘fittizie’ le operazioni di calciomercato finite sotto la sua lente di ingrandimento. La Corte d’appello, lo scorso 17 maggio, respinse il ricorso della Procura Figc anche se nelle motivazioni evidenziò la necessità di un intervento normativo sul tema della valutazione del valore del corrispettivo di cessione/acquisizione delle prestazioni sportive dei calciatori.

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