Anche dopo lo Sturm, Sarri se l’è presa con l’arbitro e il Mondiale. Le sue sono scuse per giustificare i mezzi passi falsi della Lazio
Gazzetta: quando il risultato non gli piace, Sarri si concentra sulla ricerca dell’alibi
La Gazzetta dello Sport scrive della polemica dell’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, sul terreno dell’Olimpico. Ieri, dopo il match contro l’Udinese, il tecnico ha dichiarato:
«Il terreno è ingiocabile. Il problema è diventato grosso. Si gioca troppo in generale, questo è evidente».
E ancora:
Sarri ha lanciato anche un messaggio a Lotito:
«Il condizionamento è enorme. Avevamo preparato una serie d’uscite da dietro, abbiamo abolito tutto una volta concluso il riscaldamento. Cercare d’uscire con palla rasoterra veloce oggi era come innescare una bomba. Impossibile! Non so cosa ha intenzione di fare il nostro presidente, ma e il terreno è questo, deve prendere un altro allenatore. Io su questi terreni qui non ci so giocare. Altrimenti andremo noi a giocare da qualche altra parte. Non sono nervoso, è una constatazione. Io faccio giocare le squadre con 700 passaggi palla a terra a partite, se trovo il terreno in queste condizioni non sono l’allenatore ideale. Se il terreno rimane questo, devono pensare a qualcun altro».
La Gazzetta scrive:
“Non dubitiamo che il campo dell’Olimpico abbia più di qualche problema. E il calendario intasato complica la situazione, perché la Lazio e la Roma sono impegnate in Europa League e quindi su quel prato si sono giocate già 14 partite. La Gazzetta oggi dedica molto spazio all’argomento. Però non bisogna nemmeno esagerare, come ha fatto Maurizio Sarri. Viene da pensare che il risultato abbia inciso sulle sue pesanti dichiarazioni. La media-gol della Lazio in casa è di 2 reti a partita in campionato (12 in 6 incontri) e di 3 reti a partita in Europa League (6 in 2 incontri). Solo ieri la Lazio non ha segnato all’Olimpico: viene difficile credere che fino a qualche giorno fa lì ci fosse un biliardo e ieri una trincea. Giovedì contro lo Sturm Graz la squadra di Sarri ha realizzato due reti, una delle quali in inferiorità numerica. E dopo la gara con gli austriaci il tecnico attaccò l’arbitro in modo pesante (non certo una novità, per lui) e, già che c’era, anche chi decise di fare il Mondiale in autunno: in quel momento sembrava più una scusa per giustificare il mezzo passo falso che una valutazione del calendario internazionale. Ecco, quando il risultato non gli piace Sarri appare estremamente concentrato sulla ricerca dell’alibi. Ieri la Lazio, il cui campionato resta fin qui ottimo, non ha vinto contro un avversario forte, solido, in forma come l’Udinese, che ha giocatori di talento e che in casa ha segnato 4 gol alla Roma, 3 all’Inter e 2 all’Atalanta. Già, sicuramente anche Deulofeu, Pereyra e Samardzic avrebbero gradito un campo più bello”.