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Libero e la crisi dei “profeti del bel gioco”: sono in caduta libera, quante figuracce

Il riferimento è a Sarri, Italiano e Giampaolo. I primi due sono stati presi a pallate da Midtjylland e Basaksehir, il terzo è penultimo in Serie A

Libero e la crisi dei “profeti del bel gioco”: sono in caduta libera, quante figuracce
Verona 23/04/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Sampdoria / Image Sport nella foto: Marco Giampaolo

Quando scrive dei “profeti del bel gioco” l’edizione odierna di Libero si riferisce a Sarri, Italiano e Giampaolo. Esplicitamente, senza mezzi termini. Sono allenatori accomunati da un certo modo di interpretare il calcio che pare profondamente in crisi. È passato di moda, probabilmente.

Maurizio Sarri, Vincenzo Italiano e Marco Giampaolo. Tre allenatori tanto distanti per stile e comunicazione fuori dal campo, quanto uniti per il modo di interpretare il calcio. Fatto di proposizione, voglia di superare l’avversario con la testa alta e i piedi buoni, anche a costo di concedere qualche spazio in più. E che ora sembrano legati da un destino complicato, che potrebbe essere sintetizzato con la crisi dei profeti del bel gioco. Il tecnico della Lazio deve fare i conti con la figuraccia in Europa League in casa del modesto Midtjylland (5-1), quello della Fiorentina con un’analoga situazione dopo il 3-0 in Conference League contro l’Istanbul Basaksehir e un inizio di campionato sotto le aspettative (la Viola è undicesima in classifica a soli 6 punti), mentre Giampaolo e la sua Sampdoria stanno vivendo una stagione da incubo, con il penultimo posto in serie A, frutto di zero vittorie, due pareggi e ben quattro sconfitte.

«Non esiste la formula magica per avere successo nel pallone», tanto che pure “il pragmatico Allegri” vive enormi difficoltà. Attenzione, però, perché prima testa a saltare, tra i giochisti, potrebbe essere quella di Giampaolo.

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