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Lazio-Napoli 1-2, pagelle / Kim è più bello quando segna o quando spazza?

Ah quando Politano gioca così. Anguissa il centro-ovunquista. Spalletti recuperi la razionalità e la smetta di demolire i nuovi. Sta a lui consolidare il gruppo

Lazio-Napoli 1-2, pagelle / Kim è più bello quando segna o quando spazza?
Mp Firenze 28/08/2022 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Kim Min Jae

Le pagelle di Lazio-Napoli 1-2 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. L’incipit azzurro all’Olimpico notturno è terrificante e il povero figliuol prodigo si butta invano sul tiraccio del futuro consorte di Chiara Nasti. Ma quello del sarrismo laziale è solo un fuoco fatuo e alla fine, brivido del solito Pedro a parte, il ritrovato Meret fa una sola parata decisiva, su quella cabeza filippina di Anderson – 6,5

Per come la vedo io, sul gol di Zaccagni Meret non ha colpe (tra l’altro, non vorrei sbagliare, ma mi pare ci sia stata anche una deviazione). Oggi il voto che gli do è più ampio, di fiducia, solidarietà e personale rigetto verso alcune cose: di questo ragazzo si dice tanto che è un debole, troppo sensibile, invece secondo me non è così. Non solo il mercato (e Navas dietro lo spioncino per mesi), ma ha dovuto e deve sopportare ogni volta i tifosi – i suoi tifosi – che lo massacrano da quando entra in campo a quando esce, e pure quando sta a casa sua. Per non parlare del suo allenatore, che un giorno lo affossa e l’altro dice che bisogna dargli fiducia ma lo fa quasi ridicolizzando il suo carattere. Mi pare che di fegato ne abbia abbastanza e che la corazza sia di ferro, anche troppo. Dovrebbe solo lasciarsi andare. Le cose non possono che migliorare – 7

DI LORENZO. Il gol zaccagnesco se lo dividono lui e un po’ Zambo tornato marziano. Dopo questo peccato originale, l’Euroappuntato promosso capitano si redime con 85 minuti di pugna pendolare senza mai fermarsi. Mi piace segnalare, Ilaria, la chiusura implacabile con cui stronca al 25’ un contropiede laziale nato dall’ennesimo errore di Piotr Zeta – 6,5

Ecco, la colpa di quel gol ce l’ha più la linea difensiva che Meret, come nel caso del gol del Lecce. Ad ogni modo l’ho visto sicuramente meglio delle ultime due partite – 6  

RRAHMANI. Ad Amir e Kim Il Lung toccano estenuanti fraseggi per uscire dall’area nella mezz’ora terrificante di cui sopra. Indi il Napule invade finalmente l’Olimpico e lui si tranquillizza. All’85’ s’immola con la testa per fermare una cagliosa biancoceleste, epilogo dei vari e notevoli interventi salvifici – 6,5

Quel salvataggio, unitamente alla calma serafica, all’efficacia e al modo in cui ha tenuto a bada un pur evanescente Immobile, gli vale almeno mezzo voto in più – 6,5

KIM. Il coreano arriva, pulisce l’area, segna e va via. E’ un risolutore cui non fa senso spazzare la pelota in tribuna quando occorre. Un risolutore per giunta implacabile con la testa: sull’angolo di Piotr Zeta concede il bis dopo il gol alla seconda giornata col Monza. Dimenticavo: immobilizza Immobile, e ho detto tutto – 8

Inizia dormendo, si sveglia con il gol. Adoro il suo modo di spazzare via le palle pericolose, non mi importa se è perché non si fida dei suoi compagni, del portiere o della buona sorte, sa di calcio di altri tempi e mi piace. Abbiamo già notato altre volte quanto sia bravo di testa, vorrei aggiungere un particolare: ho voluto tanto bene a Koulibaly, ma Kim non me lo fa rimpiangere nemmeno un po’, anzi, sai che ti dico, Fabrizio? Mi da anche più affidamento, in alcuni casi: è più costante –  8

MARIO RUI. Soffre come tutti l’incipit lento e pasticciato, poi Marittiello si distende con tutta la squadra ma sul suo fronte non sta mai quieto tra offesa e difesa – 6,5

Spinge meno del solito in avanti, rischia tanto su Lazzari – 6

OLIVERA dal 92’. Senza voto

Senza voto.

ANGUISSA. Il centro è lui. E non solo. Zambo è il centro-ovunquista che arraffa un milione di palloni e li restituisce sfavillanti ai compagni, come quello che serve al Che Kvara per l’uno a due. Nel finale un suo recupero in difesa è da cineteca per forza e qualità – 8

Con Lobotka si intende alla perfezione, sbaglia pochissimo, dà tutto quello che ha in corpo e si spinge anche oltre. Una delle due colonne del Napoli, in questo momento (l’altra è Lobo, ovviamente) – 8

LOBOTKA. Se Zambo è una sorta di Grande Raccordo Anulare dove far scorrere la palla per i compagni, Robotka è il casello cui la pelota paga pedaggio. Un casellante geometrico che quando poi sale in cattedra, e lo fa non poche volte, usa il goniometro per aprire la Lazio come una scatoletta di tonno – 7

Lui sa sempre come si fa – 7,5

NDOMBELE dal 92’. Senza voto

Entra e fa una cazzata, ma ho fiducia – senza voto

ZIELINSKI. Tranne l’angolo che innalza Kim e gli fa prendere il pareggio, Piotr Zeta gioca un primo tempo inguardabile fatto di erroracci e sciatteria (il gol laziale, Ilaria, origina da una sua palla persa, tanto per cambiare). Nel secondo tempo ritorna in sé e potrebbe pure segnare di testa, imbeccato alla perfezione dal Che Kvara – 6,5

Con Kvara si capisce alla perfezione, tra talenti ci si intende – 6,5

RASPADORI dal 68’. Con questo ragazzo, il Lucio confuso non ne azzecca una, dopo la sostituzione di mercoledì. Giacomino non entra mai in partita e il quesito è soprattutto uno: che senso aveva sostituire il Che Kvara?  – senza voto

Fabrizio, il senso è che i nuovi prima o poi li devi buttare dentro: che fai, li fai entrare col Liverpool? Giacomino sembra ancora timido e sotto pressione: sono tutti minuti guadagnati – senza voto

LOZANO. Quando il Napule è in bambola, lui prova a fare Chucky la bambola assassina con due cross che sono due lampi in quella mezz’ora nera. Indi fa a capate nell’aere ed esce – 6

E però che sfiga, mamma mia… – 6

POLITANO dal 47’ (primo tempo). Na-Politano sfoggia due gioielli a inizio e fine del secondo tempo. Il primo è una fuga luccicante a destra culminata con un servizio al millimetro per il georgiano. Il secondo è un dribbling che congela l’ultimo minuto di recupero, con tanto di punizione al limite dell’area laziale – 7,5

Quando Politano fa così – e lo fa raramente – ti metti le mani nei capelli perché non credi ai tuoi occhi. Ieri è stato straordinario e va premiato – 8

OSIMHEN. E venne il giorno, Ilaria, anzi la notte, in cui Victor The Mask si stappò. Il sarrismo laziale non è come l’autobus salentino di mercoledì e Osimhen ritorna  – osanna, osanna  – verticale, oltre a tirare o a trattenere sovente la palla per prendersi il fallo. Certo, non segna, ma ci va molto vicino: di testa centra un palo esterno e al 72’ il Macedone del Nord gli dona una pelota ghiottissima che non sfrutta – 7

Io lo vedo ancora un po’ spento, e poi si arravoglia troppo su se stesso, come quando Elmas gli ha passato quella palla splendida e lui non è riuscito a controllare – 6

KVARATSKHELIA. Fino al fatidico 61’, è Kvara lo Sprecone Magnifico, Ilaria. Una sequenza impressionante: al 33’ scippa il pallone a Milinkovic ma poi tira sul portiere. Due minuti dopo fa uno show da rivedere tantissime volte: veronica per superare l’avversario e cagliosa che prende il palo. La ripresa comincia uguale: al 46’ spreca l’assist citato sopra di Na-Politano e cinque minuti dopo spara alto un servizio di Piotr Zeta. Ma il destino è destino e al 61’ il Che Kvara non sbaglia, con una traiettoria tesa e violenta – 8

Crea gioco, occasioni, bellezza, arte, come la malattia del 35′, quando si è liberato di tre difensori e ha preso palo. Ah, se gli fosse riuscito quel gol a porta vuota…  – 8

ELMAS. Anche lui mi è sembrato molto vertical e a tratti efficace – 6,5

Mi è piaciuto, al posto di Zielinski. Una buona trovata di Spalletti – 6,5

SPALLETTI. Il Napule rimonta e vince. La squadra tiene e non si perde dopo il gol di Zaccagni. Non era scontato. Per il resto, alcuni cambi sono incomprensibili, c’è da sperare solo che recuperi la sua razionalità dopo quello che ha detto l’altro giorno sulla rosa. Lucio in the Sky all’improvviso sembra avere la testa tra le nuvole – 6

Dovrebbe essere il primo a dare più fiducia ai nuovi: non credo che faccia bene, a un Raspadori o a un Simeone, ad esempio, sentirlo dire “li avete visti quelli che sono andati via? Li avete visti?”. Anzi, è una cosa che demotiva, demolisce, e lo ha già fatto con Meret. Gli è stato consegnato un Napoli fresco e vivace, con potenzia elità straordinarie. Tocca a lui metterle a frutto, rischiare, avere coraggio, consolidare il gruppo: ha tutti gli strumenti per farlo. E’ quello che fa un allenatore – 6

ARBITRO SOZZA. La Lazio reclama con il chiagnazzaro Sarri. Un modo per godere di più – 7

Il fischietto glielo avrei strappato da bocca: ha spesso spezzettato inutilmente il gioco rendendolo insopportabilmente lento

CURVA NORD. A parte i buuu razzisti, questa cosa che invocano il Vesuvio lavatore quando il loro capitano è di Torre Annunziata è ridicola oltre che infame. E mi chiedo: ma Immobile, idolo della Nord, non ha nulla da dire su quel coro? – 1

Continua la tradizione favorevole dei cori razzisti: ogni volta che una curva li intona, il Napoli li purga. Meglio di una ridicola sentenza di un Giudice Sportivo. Su Immobile la vedo come te.

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