Sabatini: «Spalletti lo vedo nervoso ma alla fine De Laurentiis farà quel che deve»

Alla Gazzetta: «me lo immagino in preda alla febbre del lavoro, sveglie all’alba e furia. Luciano riporterà il Napoli alla competitività»

Spalletti Sabatini

 

La Gazzetta dello Sport intervista Walter Sabatini che parla anche di Spalletti.

Il suo amico Spalletti, a Napoli, attraversa un momento difficile, gli hanno indebolito la squadra.

«Lo vedo nervoso e vorrei averlo davanti a me, con lo sguardo perso nel vuoto e con la capacità di dissimulare tutto grazie all’ironia toscana. Luciano me lo immagino in preda alla febbre del lavoro, sveglie all’alba e furia. All’ultimo tuffo De Laurentiis farà le cose che deve, con sofferenza, ma le farà, e Spalletti riporterà il Napoli alla competitività».

A proposito della cessione di De Ligt al Bayern e del calcio come azienda.

«La Juve ha fatto bene. Ci sono due tipi di operazioni: le relative, soggette a discussioni e opinioni, e le assolute, nel senso di indiscutibili. La partenza di De Ligt rientra nella seconda categoria, di fronte a certe cifre bisogna andare assolutamente all’incasso. La Juve non può appoggiarsi sempre alla holding della famiglia Agnelli, deve stare attenta ai conti come tutti. Il calcio deve produrre ricchezza per l’azienda, intendo i club, e spettacolo per la gente. I tifosi non possono pretendere che l’azionista di maggioranza metta sempre mani alle sue tasche per risanare i bilanci».

Oggi la Salernitana è in difficoltà sul mercato.

«Certi giocatori sono recalcitranti a trasferirsi a Salerno e non sanno quello che si perdono. Questo non significa che la Salernitana non faccia mercato. Iervolino è un imprenditore che non si spaventa davanti agli investimenti. Può spendere 10-15-20 milioni senza battere ciglio. È abituato agli affari».

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