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Per poco non abbiamo saputo tutto del presunto stupro di Ronaldo a Las Vegas

Il Daily Mail: un giudice del Nevada stava desecretando il verbale della Polizia per errore, ma se n’è accorto giusto in tempo

Per poco non abbiamo saputo tutto del presunto stupro di Ronaldo a Las Vegas
Bergamo 02/11/2021 - Champions League / Atalanta-Manchester United / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Cristiano Ronaldo

Per  poco, davvero per pochissimo, non abbiamo saputo tutto sul presunto stupro di Ronaldo a Las Vegas. Il rapporto della polizia di Las Vegas compilato un decennio dopo che una donna aveva presentato per la prima volta una denuncia per stupro nel 2009 contro la star del Manchester United (o di chissà chi altro, entro la fine del mercato…) è quasi diventato pubblico per errore, prima che un giudice del Nevada facesse marcia indietro e lo tenesse secretato. Lo scrive il Daily Mail.

Ronaldo è accusato di aver violentato Kathryn Mayorga in una stanza d’albergo nel 2009, settimane prima di aver firmato per il Real Madrid. Martedì, il giudice del tribunale distrettuale della contea di Clark, Jasmin Lilly-Spells, ha deciso di seguire almeno temporaneamente un’ordinanza del tribunale federale che proteggeva dalla diffusione pubblica i risultati delle indagini di polizia, un accordo di riservatezza con la presunta vittima di stupro e i verbali “rubati” con le discussioni tra Ronaldo e i suoi avvocati.

L’indagine penale è stata archiviata. Ma la polizia ha riaperto le indagini dopo che Mayorga ha intentato una causa civile contro Ronaldo nel 2018. Il procuratore distrettuale della contea di Clark Steve Wolfson ha rifiutato di perseguirlo penalmente, dicendo che era passato troppo tempo per portare il caso davanti a una giuria oltre ogni ragionevole dubbio.

Martedì, il giudice ha respinto la richiesta della polizia di Las Vegas di stabilire se il dipartimento potesse essere citato in giudizio da Ronaldo per danni se avesse rilasciato i documenti. I documenti non sono stati inseriti nel registro pubblico del tribunale. Lilly-Spells ha dichiarato che diversi altri elementi pendenti erano discutibili, incluso un ordine temporaneo di segreto sui documenti contestati in attesa di un’udienza. Il giudice ha riconosciuto e corretto l’errore appena in tempo.

Resta comunque da decidere se i documenti debbano essere rilasciati ai sensi della legge sui registri pubblici dello stato del Nevada, dopo che Mayorga e i suoi avvocati hanno perso la causa nel tribunale distrettuale degli Stati Uniti contestando la validità di un accordo di riservatezza pagato a Mayorga, di 375.000 dollari.

Il New York Times aveva cominciato una battaglia presso la corte federale per pubblicare i documenti.

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