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Morgan: «I musicisti oggi sono dei borghesi che fanno musica»

A La stampa: «La paura e l’attaccamento ai soldi rovinano la qualità della musica. I musicisti sono timorosi, preoccupati di perdere il loro pubblico e occupati a fare ragionamenti sulle posizioni in classifica, sulle vendite»

Morgan: «I musicisti oggi sono dei borghesi che fanno musica»

La Stampa ha intervistato oggi un modestissimo Morgan che di sé dice

«Sono uno dei pochi esseri culturali che vedo in giro in questo momento»

Il cantante sottolinea il fatto che non vi siano molti giovani interessanti nel panorama musicale attuale

«In questo momento c’è molta paura ed è arrivata a intaccare l’espressione artistica. Non solo si ha timore in generale come cittadini per quello che è successo negli ultimi anni e si è autoprotettivi rispetto alle proprie cose, ma si ha il terrore che qualcuno possa togliere qualcosa. Soprattutto il denaro, perché si è eccessivamente attaccati “alla cosa”, nel modo in cui i Malavoglia erano saldati allo scoglio come l’ostrica. Gli artisti non hanno il coraggio di essere liberi nell’esprimersi».

Questo porta a un appiattimento della proposta culturale?

«I musicisti sono timorosi, preoccupati di perdere il loro pubblico e occupati a fare ragionamenti sulle posizioni in classifica, sulle vendite. Sono dei borghesi che fanno musica, non artisti, perché agli artisti non importa di queste cose. L’artista deve avere coraggio, non può essere così inquadrato, limitato. Essere contenuti non è essere felici perché la felicità è espressione. Nelle favole, quando si è alla fine, si dice “e vissero felici e contenti”. Sono due concetti diversi, essere contenti significa accontentarsi, essere felici vuol dire produrre dei frutti. Io sono felice».

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