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Il Corriere Fiorentino: «C’è un problema stadio a Firenze, eppure nessuna condanna ufficiale»

Il quotidiano: la scena di domenica sera è una triste consuetudine, lede l’immagine del club e della squadra ma tutti tacciono. Non lo considerano un problema

Il Corriere Fiorentino: «C’è un problema stadio a Firenze, eppure nessuna condanna ufficiale»

 “Se il problema, riapparso domenica sera in tutta la sua evidenza, non viene considerato un problema, allora abbiamo davvero un problema”.

Lo scrive Roberto De Ponti sul Corriere Fiorentino, a proposito di quanto accaduto al Franchi domenica sera, durante Fiorentina-Napoli.

“Perché fingere che sia normale quello che è accaduto, durante e dopo la partita, dietro la panchina del Napoli non si può. E non vale nemmeno la scusa del ‘tanto accade ovunque’ perché no, non è così. E se anche fosse non ci sarebbe comunque giustificazione. Se ogni allenatore avversario che passi da Firenze, peggio ancora se toscano, si lamenta per il trattamento ricevuto dai tifosi alle sue spalle, allora significa che esiste una consuetudine piuttosto squallida all’insulto gratuito e alla provocazione”.

Se si insiste a dire che l’allenatore non deve reagire alle provocazioni del pubblico, continua De Ponti, “allora abbiamo perso di vista il senso di quello che, a oggi, è ancora uno spettacolo sportivo”.

Non è la prima volta che accade una cosa del genere, al Franchi.

“È una prassi, purtroppo, consolidata, nel tempo e a Firenze fin troppo tollerata, forse perché non arriva dalla curva (al riguardo, stendiamo un velo pietoso sui cori ormai stucchevoli di incitamento al Vesuvio), ma dalla tribuna, dove i biglietti hanno un altro presso e la tipologia di spettatori dovrebbe essere diversa. Un tempo, questi settori si chiamavano ‘Distinti’. E a Firenze, purtroppo, ci si è distinti troppe volte per gli insulti alla panchina avversaria”.

“La lista degli allenatori che si sono lamentati è troppo lunga perché si tratti solo di casi isolati, e non è che l’immagine della città, e per osmosi della Fiorentina, ne escano benissimo”.

Va bene il Daspo, conclude De Ponti,

“ma sarebbe bello sentire qualche voce ufficiale condannare una simile abitudine: il silenzio potrebbe sottintendere che gli insulti dalla tribuna non sono considerati un problema. Ed è un bel problema”.

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