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Mauro: «Insigne, Ospina e Mertens devono essere sostituiti con gente che sopporta le pressioni della piazza»

Alla Gazzetta: «La squadra resta competitiva, ma vincere un campionato a Napoli non è semplice. Da solo non ha vinto neanche Maradona»

Mauro: «Insigne, Ospina e Mertens devono essere sostituiti con gente che sopporta le pressioni della piazza»
Db Napoli 12/02/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Napoli

La Gazzetta dello Sport intervista Massimo Mauro. Il tema è il Napoli, con la permanenza di Osimhen e la partenza di Ospina e Mertens.

«Osimhen mi piace tantissimo. Non è un centravanti “vecchia scuola” ma ha una forza particolare, un atletismo unico e anche molti gol nei piedi. Sarebbe difficile sostituirlo con un bomber dello stesso valore. Osimhen è uno da venti gol a campionato, non se ne trovano così tanti in giro».

Deve migliorare, però, nell’atteggiamento in campo.

«Nella gestione dei momenti della partita, in certi atteggiamenti verso avversari e direttori di gara. Le provocazioni sono sempre dietro l’angolo e lui deve essere bravo a non reagire. Se farà questo ulteriore salto di qualità diventerà una pedina ancora più importante. Spalletti lo ha fatto crescere molto».

Su Deulofeu:

«Deulofeu ha i numeri per infiammare il Maradona, a Udine ha fatto bene, però bisogna vederlo in una grande squadra: al Milan, senza gli spazi dell’Udinese, non si è espresso a certi livelli. Lui e Osimhen, quando c’è da attaccare la profondità, possono far male».

Se Koulibaly e Osimhen dovessero restare, il Napoli sarebbe squadra da scudetto?

«Non bastano, e non basta neppure la riconferma di Anguissa; sono andati via elementi come Insigne, Ospina e Mertens che devono essere sostituiti con gente che sopporta le pressioni di una piazza come Napoli. La squadra resterà competitiva, ma per lo scudetto serve qualcosa in più visto che — nonostante l’ottimo lavoro di Spalletti — alcuni incidenti di percorso hanno frenato la corsa. Vincere un campionato a Napoli non è semplice, lo dico con cognizione di causa. Da solo non ha vinto neanche Maradona. È importante mantenere l’ossatura e aggiungere innesti di spessore»

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