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Il Foglio: Il segreto di Paltrinieri è il cambiamento, non fa fatica a lasciare il noto per l’ignoto

Ha una medaglia in più di Federica Pellegrini. È stato perseverante. Esagerando “solo con il gel”. O, al massimo, con la “colazione alla Phelps”: bistecca e uova

Il Foglio: Il segreto di Paltrinieri è il cambiamento, non fa fatica a lasciare il noto per l’ignoto
Gwangju (Corea del Sud) 24/07/2019 - Campionati Mondiali di Nuoto / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Gregorio Paltrinieri

 “A un certo punto si cambia, una cosa che andava bene fino a un certo giorno, il giorno dopo non va più bene, succede, non è colpa di nessuno, ma è chiaro che quello che sono oggi lo devo anche al mio passato”.

Il Foglio Sportivo di oggi fa un ritratto di Gregorio Paltrinieri. Ne racconta la storia, il passato, perfino l’adolescenza. Il suo segreto – scrive – è il cambiamento. Nello sport dove spesso si fa fatica a cambiare, a lasciare il noto per l’ignoto, il solido per l’instabile.

…cresciuto figlio unico a Carpi con tortellini/lasagne di mamma Lorena, che ai Mondiali di Budapest ha percorso 21,100 km, come una mezza maratona, non ha paura di cambiare, di rimettersi in discussione, di sistemare quel “ma” in mezzo al discorso della sua vita, personale e sportiva.

Quando può, evade: gare, ma non solo. Stava al liceo scientifico ma ai numeri preferiva la storia dell’arte, tanto che ancora oggi visita musei, mostre, il palazzo di un grande architetto. L’ha dichiarato lui stesso:

“A scuola ero bravo nel disegno tecnico, amo il design e l’architettura d’interni”.

Paltrinieri ha una medaglia in più della Divina, Federica Pellegrini, 12 contro 11. Il passaggio di consegne è stato completato. È stato perseverante, scrive il Foglio, «non gli bastò» Ostia, il Centro Tecnico Federale, andò a fare un’esperienza in Australia, condivise vasca e conoscenze coi grandi del fondo come Horton. Prova tutto, si diverte. Senza esagerare con nulla… meno che col gel.

“Esagero solo con il gel”. E con “la colazione alla Phelps”: bistecca con le uova.

Insomma, «era stanziale, Greg, ma ora è diventato un vero esponente del nuoto di fondo, uno zingaro, che passa da un luogo all’altro, da un’acqua all’altra».

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