Attenzione alla tattica, schemi matematici, impostazione dal basso. Il tecnico del Napoli punterà al possesso verticale per sfruttare Osimhen
La Gazzetta dello Sport fa un gioco: cosa possono rubare dalle grandi d’Europa le big del campionato italiano? Il Napoli, ad esempio, con Spalletti alla guida, può ricordare il miglior Ajax di Ten Hag, oggi allo United.
Per l’attenzione alla tattica, l’esecuzione di schemi studiati e mandati a memoria, la predilezione per l’impostazione bassa, insomma per la riconoscibilità della guida tecnica, Spalletti può rimandare al collega olandese Ten Hag, il cui Ajax negli ultimi ha incantato l’Europa con il gioco, sfiorando anche la finale di Champions. Adesso Ten Hag è alla svolta della carriera: l’ha chiamato lo United. Non si tratta di un tecnico accomodante (come non lo è neanche Spalletti): cambieranno regole comportamentali e abitudini tattiche, nessuno sa davvero che cosa sarà il nuovo United. Ma non mancheranno possesso, costruzione da dietro e triangolo di centrocampo che si trasforma in un doppio play. Tutte caratteristiche dell’ultimo Napoli, oscillante tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1, come in fondo l’Ajax. Nessuno in Italia ha sfiorato il 60% di possesso (l’Ajax ha il 67%). Non è escluso che Spalletti punti a velocizzare la manovra, e a renderla più verticale, per sfruttare la velocità faccia alla porta di Osimhen, un 9 che può essere devastante come e più di Haller tra i biancorossi. Ten Hag ha fatto a meno di De Ligt, Schone, Van de Beek trovando sempre soluzioni alternative con il gioco, tipo inventarsi Tadic falso 9. A Spalletti la fantasia non manca.