CorSport: la Juve continua a fare e disfare ogni anno, una strategia che lascia un senso di precarietà

L’idea è costruire una squadra competitiva subito, senza un percorso nel tempo. La Juve ha perso il tocco che le ha permesso di ricostruire il suo potere 

la juve cherubini

Db Torino 28/08/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved-Federico Crerubini

Sul Corriere dello Sport Roberto Perrone analizza la strategia di mercato della Juventus, che con gli acquisti di Pogba e Di Maria conferma la sua filosofia:

“l’usato (più o meno) sicuro e l’hic et nunc, cioè qui e ora. L’idea è quella di costruire una squadra competitiva subito, che riprenda il suo posto di nemico pubblico numero 1 immediatamente. L’idea di percorso nel tempo non esiste. È un modo come un altro di vedere il calcio, del resto, a parte il Sassuolo, non c’è nessuno in Italia che costruisca squadre in prospettiva, semmai prevale il profilo misto, come Milan (con una sproporzione verso i giovani) e Inter (metà e metà)”.

Il problema non è l’età degli interpreti,

“ma il modo di interpretare il calcio che Madama ha ormai fatto suo: vivere stagione per stagione, fare e disfare nell’arco di dodici mesi. Un anno fa nella comitiva bianconera si aggiravano Dybala, Ronaldo e De Ligt, i secondi due tra gli acquisti più clamorosi del decennio. Ora sono tutti andati via, senza che i dirigenti si strappassero i capelli”.

“Forse è la situazione del calcio italiano, forse non si riesce a uscire da questa raccolta delle figurine, però la Juventus ha perso, come abbiamo già sottolineato, il “tocco” che le ha permesso di ricostruire il suo potere con gli interessi”.

“Non è detto che l’hic et nunc non paghi, ma lascia un senso di precarietà, di calcio che balla una sola estate, (o un solo inverno)”.

 

 

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