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Anche il Napoli Basket rivoluziona la rosa. Il Presidente: «Non potevo tarpare le ali a Jordan Parks»

Intervista al Corriere del Mezzogiorno. «Quando arriva un’offerta che ha una forza economica superiore devi soccombere»

Anche il Napoli Basket rivoluziona la rosa. Il Presidente: «Non potevo tarpare le ali a Jordan Parks»
Federico Grassi presidente del Napoli Basket

Il Corriere del Mezzogiorno intervista Federico Grassi, 53 anni, Presidente del Napoli Basket. Riportiamo un estratto dell’intervista.

«Sarà una partita divertente. In ritiro proveremo ad amalgamare il gruppo e ci faremo trovare pronti: mi aspetto il pienone a Fuorigrotta perché la sfida è di quelle toste dove il pubblico può essere determinante e ci potrà dare una spinta in più. L’inizio sarà duro, ma forse è meglio affrontare le più forti subito, cosi riusciamo anche a testare le nostre ambizioni, come si dice: prima o poi bisognerà giocare con tutte».

La campagna abbonamenti. Il Presidente auspicava 500 abbonamenti.

«Abbiamo raggiunto 300 tessere sottoscritte, come quelle dell’anno scorso. A luglio è un ottimo traguardo e siamo contenti che i tifosi siano entusiasti e stiano reagendo bene alle nostre sollecitazioni: del resto ce lo aspettavamo perché ci sono stati molto vicini l’anno scorso nei momenti delicati della stagione. Spero in uno zoccolo duro di 500 supporter: sono fiducioso che si crei ancora più entusiasmo».

Arriverà il famoso giocatore americano di cui si parla da giorni?

«Sì arriverà, tranquilli (ormai sembra fatta per l’ala forte ex Cantù Robert Johnson). Stiamo aspettando la firma che dovrebbe esserci domani (oggi, ndr). Non dovrebbero presentarsi problemi, fortunatamente. Fin quando però non vedo il contratto firmato sono sempre cauto e anche un po’ scaramantico».

Quest’anno avete dato vita a una rivoluzione nella rosa che ha perso anche giocatori importanti.

«Sì, sono rimasti solo Zerini e Uglietti della vecchia guardia. Pensavo di trattenere anche Jordan Parks, ma quando arriva un’offerta che ha una forza economica superiore devi soccombere. Non potevo tarpare le ali a Jordan e con un buyout abbiamo risolto la situazione. Ha la chance di giocare in Europa, un sogno che coltiviamo anche noi. Non me la sono sentita di insistere più di tanto, nell’interesse reciproco ma soprattutto del giocatore che è rimasto molto legato alla città e alla squadra».

Obiettivo stagionale.

«Una salvezza tranquilla: il sogno è fare qualcosa di più e che la gente stia al nostro fianco. Dopo gli infortuni di Elegar e Mayo abbiamo agito con troppa fretta sul mercato senza ragionare. Se fossimo stati più tranquilli non avremmo avuto troppi patemi. Ci sono tanti variabili nel basket, ma quando c’è un infortunio di un giocatore non è affatto facile far quadrare la situazione. Quest’anno vogliamo crescere e non ci faremo trovare impreparati».

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