ilNapolista

Marca: due documenti incastrano il “colombiano” Castillo. L’Ecuador rischia il Mondiale (l’Italia no)

La Fifa ha in mano il certificato di battesimo e il verbale di registrazione sanitaria del giocatore. Deciderà il 10. Ma se l’Ecuador fosse escluso, il posto andrebbe ad una sudamericana

Marca: due documenti incastrano il “colombiano” Castillo. L’Ecuador rischia il Mondiale (l’Italia no)
Db Bologna 04/06/2022 - Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Aumentano le possibilità che l’Ecuador venga escluso dal Mondiale in Qatar. Non quelle dell’Italia di prendere eventualmente il suo posto.

La Fifa deciderà il 1o giugno sull’esposto della federazione cilena che aveva denunciato una falsificazione dei documenti anagrafici del difensore Byron Castillo. Secondo le accuse, Castillo non sarebbe nato nel 1998 a Playas, in Ecuador, ma nel 1995 in Colombia. Per questo il Cile ha chiesto che all’Ecuador vengano tolti i punti delle partite di qualificazione in cui ha utilizzato Castillo. Ora Marca scrive di essere entrata in possesso di due nuovi documenti – già all’attenzione della Fifa – che proverebbero che Byron Castillo è effettivamente colombiano: il certificato di battesimo e il verbale di registrazione sanitaria.

Datato 1 giugno 2022, il certificato di nascita riporta che il giocatore è stato battezzato il 25 dicembre 1996 nella diocesi di Tumaco (Nariño, Colombia). In questo documento, inoltre, è inclusa la cerimonia battesimale che si è celebrata nella Parroqua Nuestra Señora del Cßrmen della diocesi colombiana.
Il secondo documento rilevante corrisponde alla registrazione di Byron Castillo nella sanità pubblica colombiana. Questo documento ufficiale dice che Byron Castillo risulta nel sistema di previdenza sociale colombiano, all’interno del Dipartimento di Nariño, nel comune di Tumaco.

Resta il fatto che le possibilità che l’Italia venga ripescata al Mondiale sono zero, come ha già avuto modo di ribadire il presidente della Figc Gabriele Gravina: “I posti a disposizione dell’Europa sono tredici e sono tutti occupati. Se si dovesse liberare un posto, sarebbe preso da un’altra nazionale sudamericana”.

ilnapolista © riproduzione riservata